Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
Altro che bandiera della Pace: Nitti dà dell' "inadempiente incallito" al Sindaco
Ma è sull'approvazione della Carta di Pisa che vengono abbandonati i toni composti finora adottati. Terminate infatti le interpellanze, si passa all'approvazione di alcuni provvedimenti. Quello che ha fatto più scaldare gli animi è stata la Carta di Pisa: approvata senza remore più o meno da tutti, ha aperto un lungo dibattito in merito al ritardo con cui approdava in Consiglio.
Il Vice Presidente Caravella ricorda cos'è la Carta di Pisa, definendola come un fondamentale codice etico e di comportamento del politico. La Carta di Pisa è in effetti un codice di condotta per gli amministratori locali, promosso dall’associazione Avviso Pubblico nel febbraio 2012, decisamente esigente. Per citare solo alcuni punti, impone – prima e in misura più rigorosa delle leggi poi sopravvenute, tra cui la sedicente “anticorruzione” del 2012 – piena trasparenza di redditi, patrimoni, finanziamenti politici, criteri di nomina (improntati al merito dei candidati), conflitti di interesse, rapporti coi mezzi di comunicazione, divieto di accettare regali e di cumulare cariche, specie quelle che creano commistioni incestuose tra controllori e controllati. Nulla di rivoluzionario nei contenuti, solo un elenco “nero su bianco” di elementari regole di buona politica.
I malumori in Consiglio cominciano quasi subito, quando il consigliere Nitti prima rivendica il fatto di essere il proponente e poi, a proposito del ritardo dell'Amministrazione nel sottoscriverla, chiama il Sindaco, tra lo sgomento di tutti, "inadempiente incallito". Il Sindaco, visibilmente irritato, risponde a Nitti accusandolo di muovere offese gratuite e lo invita con tono severo a concentrarsi maggiormente sul suo ruolo di consigliere. Risponde con fervore Cessa: «Io alla Carta di Pisa idealmente ho aderito dal primo momento in cui sono stato eletto. Sono arrivato dopo cinque mesi all'adesione formale, adempiendo in piena convinzione alla Carta». Seguono una serie di botta e risposta poco concreti tra un po' tutti i Consiglieri: oramai il clima è rovente. L'approvazione, alla fine della discussione, arriva a risollevare un po' il livello, in picchiata dopo l'inizio di questa discussione.
Si approvano poi altri provvedimenti come il piano di diritto allo studio, il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e degli altri Organi Istituzionali. (Modifica art. 50 e Mod artt. 56 e 57); infine un Ordine del Giorno in merito all’insediamento di impianti eolici sul territorio del Comune di Casamassima.
Non viene approvata, a sorpresa, con 10 favorevoli e 5 astenuti, la bozza di delibera del Coordinamento regionale "No Petrol Puglia". Il Consiglio Comunale, tra facce sfinite e irritate, si chiude a notte fonda.
VALERIA MARANGI
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