Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
L'assessore Bagalà anticipa che a breve il provvedimento sarà discusso in Consiglio.
Lo ha anticipato ai nostri microfoni qualche giorno fa l’assessore al marketing territoriale e attività produttive Rocco Bagalà: anche Casamassima si doterà presto del regolamento per le De.Co.
La Denominazione Comunale di origine non è tanto un marchio di qualità, ma segna la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto, o una produzione, al luogo storico di origine. È un marchio di garanzia nato in seguito alla legge nº 142 dell'8 giugno 1990, che ha consentito ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell'ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali.
«È nostra intenzione - ci chiarisce Bagalà - promuovere i prodotti e le ricette più autentiche del nostro territorio al fine di competere con altre realtà. Così a breve sarà portato in Consiglio Comunale il regolamento per la De.Co., redatto di concerto con la 2° Commissione presieduta da Stefania Verna. L’idea è anche quella di emanare un bando per giovani grafici e giovani architetti per individuare un logo De.Co. per Casamassima. Il vincitore o la vincitrice vedrà il proprio marchio su tutti i prodotti casamassimesi che otterranno la denominazione ed un premio di Euro 500,00. Come assessore preferirei fossero gli stessi esercenti a candidare i propri prodotti ad ottenere questo marchio e non il contrario, non deve essere una scelta calata dall’alto, ma una garanzia di qualità della proposta e della viva imprenditorialità del nostro paese».
La Denominazione Comunale è dunque un certificato notarile, redatto con una procedura amministrativa semplice e lineare, contrassegnato dal Sindaco a seguito di una delibera comunale, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di nascita e di crescita di un prodotto e che ha un forte e significativo valore identitario per una Comunità.
Sono centinaia i Comuni d’Italia che da oltre dieci anni hanno adottato le De.Co. come strumento di salvaguardia delle proprie produzioni, di sviluppo del proprio territorio e di promozione all’esterno. Infatti gli obiettivi in ambito economico e sociale che è possibile conseguire adottando questo marchio sono, ad esempio, rilanciare e valorizzare la produzione locale presente sul territorio; promuovere il territorio attraverso le sue specificità produttive e salvaguardare il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti. Possono godere di questo marchio i prodotti legati alla gastronomia, alcune bellezze paesaggistiche, l’artigianato, la cultura popolare e le tradizioni. Ne sono un esempio il cioccolato di Modica, il risotto alla milanese, il carciofo di Ladispoli e i fischietti di Rutigliano.
Le De.Co. rappresentano la migliore pubblicità per le imprese locali, un potente strumento di marketing territoriale che un Comune può attivare con una semplice delibera, moltiplicando in breve le opportunità di sviluppo ed esportazione.
Quindi Casamassima resta in attesa della delibera del Consiglio Comunale che accetterà il regolamento e poi l’utilizzo del marchio comunale potrà essere gestito anche da privati produttori al fine di divulgare la nostra identità territoriale e favorire lo sviluppo dell’economia locale.
L.P.
Commenti
In questi casi è proprio vero il motto "Il silenzio è oro"
"Come assessore preferirei fossero gli stessi esercenti a candidare i propri prodotti ad ottenere questo marchio......"
Gli esercenti, vendono i prodotti, il De.Co.al contrario, è, o dovrebbe essere attribuito, alle produzioni locali.
Vabbè, sarà deformazione Professionale, nel campo della vendita si è esercenti.
Mi sembra d'essere in perenne campagna elettorale, tutte idee che dovrebbero essere sviluppate e rese operative prima di parlare in pubblico.
Al privato cittadino è permesso sognare, all'amministratore dovrebbe essere concesso di parlare di realtà non di sogni.