Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
La replica dell’assessore alla seconda interpellanza di Caravella
All'origine della seconda interpellanza di Antonello Caravella c'è un articolo della nostra testata. Si tratta di un'intervista, a firma della sottoscritta, pubblicata il 19 settembre scorso, a Rocco Bagalà, Assessore alle Attività Produttive, alle Politiche Agricole, all' Industria, e al Marketing territoriale e personale. Il passo incriminato viene letto, durante l'interpellanza, da Caravella: "Per quanto concerne le piccole imprese sto seguendo personalmente il percorso di alcuni giovani imprenditori che, nel giro di due mesi, apriranno ben 5 negozi in paese: una focacceria, una cicchetteria , un chicken house (polleria d'asporto) e un'agenzia per l'organizzazione di matrimoni e un asilo molto particolare". La contestazione che viene fatta a Bagalà è, in definitiva, che egli non possiede la delega al Commercio (che è di Vito Cessa) e che quindi non spetterebbe a lui occuparsi della promozione delle attività commerciali. Spiega dunque Caravella durante la sua interpellanza: «Tale promozione delle attività, non rientra, a nostro parere, negli impegni assunti dall'Assessore Bagalà che dovrebbero essere rivolti alla comunità e alla sua crescita. Né tantomeno si possono riconoscere forme di marketing territoriale, perché per marketing territoriale si intende, quel complesso di attività proiettate a definire progetti, programmi e strategie volte a garantire lo sviluppo di un comprensorio territoriale nel lungo periodo. Riteniamo dunque che la promozione delle attività non sia di sua competenza e non vorremmo veder sminuito il suo ruolo, Assessore Bagalà, nella mera concessione di licenze commerciali. Si chiede di chiarire meglio il proprio ruolo istituzionale in merito alle affermazioni dell'articolo in oggetto». Risponde l'Assessore Rocco Bagalà, poi seguito da un breve intervento in difesa dell'Assessore, del Sindaco Cessa. Spiega l'Assessore Rocco Bagalà: «In merito ai chiarimenti sul ruolo istituzionale, non posso che sostenere la coerenza delle mie dichiarazioni nell'intervista che Lei ha citato. Nulla vieta ad un Assessore, considerato il rapporto di collegialità e di collaborazione con il Sindaco, di interessarsi e di seguire procedimenti amministrativi anche se non strettamente inerenti alle deleghe di competenza. Devo dire che in questa interpellanza si svilisce un po' la promozione del territorio. [...] Ci sono inoltre settori molto confinanti tra loro e concettualmente bisogna considerarli tutti. Durante il ricevimento che gli Assessori fanno, è bello essere visitati da giovani che vogliono intraprendere un'attività commerciale e a quel punto non si può esimersi da dare consigli e da fare insieme un'analisi».
VALERIA MARANGI
Commenti
Per programmare il marketing territoriale, non occorre avere stretti contatti con i singoli esercenti?
E i singoli esercizi, e le loro nuove aperture, non sono forse la materia prima su cui ogni strategia di marketing deve fondarsi?!
Questo che pare non sapere cosa dire per dimostrare di esistere in consiglio, si occupa di quisquiglie , e sbaglia pure!
E agisce secondo le classiche modalità di quei politicanti che il movimento 5 stelle è nato per spazzar via: una sorta di gara a chi è più bravo di qualche altro, per occuparne il posto.
Non ha capito la cosa fondamentale del movimento che non vuole sostituirsi agli altri partiti, ma vuole portare il popolo al governo della cosa pubblica.
Caravella tu non devi guardare a quel che fanno gli altri coi commercianti. Devi tu stare in mezzo ai commercianti e ogni altro
cittadino, e IMPARARE per poterli aiutare.
Non che addirittura te la prendi con chi li ha (diciamo) in qualche modo aiutati!
Salvo che non ci siano delle illegalità, di quelle devi occuparti se ne hai capacità e coraggio...!
Altrimenti tornatene a casa, estromettitore da gioco dell'oca!
Non riescono a vedere la trave nell'occhio del conflitto d'interessi di Bagalà, possibile?
***