Articolo pubblicato su “la Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
Elezione del Presidente del Consiglio comunale di Casamassima: la Presidenza va a Nica Ferri. Giuseppe Nitti grida al tradimento e abbandona l'aula
La vivace querelle tra comunicati stampa su Casamassimaweb, botta e risposta tra il sindaco Cessa, Nica Ferri e Giuseppe Nitti, questi ultimi due della lista Libera Casamassima, aveva dato quasi per scontato che durante l'atteso Consiglio comunale dello scorso 22 luglio, sarebbe stato eletto il giovane Giuseppe Nitti, lasciando amareggiata ed offesa la dott.ssa Nica Ferri, comunque perdente alle primarie per la candidatura a sindaco.
Il primo Consiglio comunale dell'era Cessa ha invece riservato un colpo di scena. In un' aula consiliare gremita e tra un clima di concitazione generale, si sono svolte le elezioni del Presidente del Consiglio. Prima di cominciare le votazioni, il consigliere del Partito Democratico Giacinto Rella, ammonisce "la decisione prese a priori". Il suo intervento apre "la calda votazione".
Rella apre il fuoco: “Basta promesse. Diamo un segnale diverso”
Si lamenta infatti Rella: «Questo punto purtroppo è stato oggetto di molte polemiche, spaccature, questo e quell'altro. Mi è sembrato perciò doveroso intervenire su questo, perché noi oggi dobbiamo dare dei segnali a chi ci ascolta e a chi ci ha votato. Ritengo perciò che queste polemiche, spaccature, non spaccature, siano deleterie. Dobbiamo dare un segnale diverso alla cittadinanza, cioè che non c'è niente di precostituito, che si decide in Consiglio comunale. Al contrario della nomina della giunta, di cui ha piena facoltà il Sindaco, per quanto riguarda la presidenza del Consiglio, che è un organo istituzionale, è dal Consiglio Comunale che deve votare che deve uscire il nome del Presidente del Consiglio, non da voci, promesse, non promesse; noi abbiamo il dovere di garantire questo, né il Sindaco poteva promettere perché non rientrava nella sua competenza e nei suoi poteri e altrettanto devo sottolineare che qualcuno non doveva pretendere la carica, quindi se qualcuno ha da pretendere in aula, desse la sua candidatura perché qui tutti, e ripeto tutti, siamo legittimati alla carica di Presidente. Questa è la sede dove deve venir fuori il Presidente del Consiglio perché dobbiamo dare un segnale a chi ci ha votato che non c'è nulla di precostituito. Ne approfitto pertanto a candidarmi io stesso alla Presidenza e voglio che sia messo a verbale». Si procede pertanto alla votazione del Presidente (fino alla sua elezione sostituito da Stefania Verna, che come da Regolamento sostituisce il Presidente fino alla sua elezione in qualità di consigliera più suffragata).
Terza votazione. Habemus Presidente
Bisogna attendere la terza votazione per raggiungere i 2/3 dei voti necessari all’elezione. Dopo una pausa di 10 minuti, alla terza votazione ecco che arriva la fumata bianca e il nome del Presidente, dopo un testa a testa tra Nica Ferri e Giuseppe Nitti. A spuntarla è la dottoressa Nica Ferri, tra la delusione di Nitti, che non riesce a dissimulare la sua rabbia e la sua delusione. Nitti non fa attendere il suo sfogo. Successivamente, durante la votazione dell'approvazione delle linee programmatiche della nuova Giunta, a sorpresa Nitti, nonostante sia consigliere di maggioranza, si astiene.
Il suo commento la dice lunga sulla sua delusione: «Innanzi tutto approfitto per fare i miei auguri al nuovo Presidente del consiglio. Per quanto riguarda le linee programmatiche, lo sappiamo, le abbiamo condivise tutti insieme, quindi a nome mio e di Libera Casamassima le linee programmatiche sono credibili; il punto è un altro: oggi noi abbiamo eletto un Presidente del Consiglio e, voglio specificare, nonostante le diatribe che si sono verificate in campagna elettorale, io rispetto il ruolo istituzionale del nuovo Presidente del Consiglio e sono certo che il nostro rapporto si baserà sull'estrema fiducia; il punto è che sono costretto ad astenermi perché il movimento Libera Casamassima oggi ritengo che abbia subito una sorta di tradimento».
Nitti abbandona l’aula.
Le proteste: “Votazione pilotata”
Tra la costernazione dei presenti, Nitti abbandona l'aula. Qualcuno già vocifera che di colpo di scena o di casualità data dalla democrazia non si sia trattato, ma sia stato qualcosa in qualche modo di "pilotato". Al di là di tutto, l'episodio mette impietosamente in luce le crepe di una maggioranza che sembrava costruita su solide fondamenta. Per quanto concerne l'elezione del Vicepresidente, ecco un'altra sorpresa: è Antonello Caravella, del Movimento Cinque Stelle ad avere la meglio. Nonostante le polemiche e il putiferio che inevitabilmente si scatenerà, auguriamo buon lavoro alla Presidente Ferri e al Vicepresidente Caravella.
VALERIA MARANGI
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Commenti
Adesso ti tocca solo alzare la mano e sottostare alle decisioni altrui.
Certo che Ti hanno fatto tanto male ma, l'offesa maggiore e vedere come assessori 2 non eletti.
Dia retta alla sua gioventù, viva la sua vita in piena autonomia, mi dia retta!
Il centrosinistra è stato sabotato da 2 francotiratori e il sindaco ha perso la maggioranza nel primo consiglio comunale.
Conclusione: Sindaco tradito dalla maggioranza e Nitti ne paga le conseguenze a causa di un regolamento di conti diretto al Sindaco.
Il centrosinistra si deve vergognare dopo aver fatto una campagna elettorale tutta incentrata sui giovani.