Articolo pubblicato su “la Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
Il vicesindaco Palmieri aveva annunciato su facebook di destinare alcuni locali alla Lum (casa per studenti)
Inizialmente erano previste case popolari, ma in un caso o nell’altro, la verità è non ci sono i fondi sufficienti
Il monastero di S. Chiara rappresenta una pietra miliare e conferisce un valore aggiunto sia da un punto di vista storico che da un punto di vista estetico ed architettonico alla cittadina. Fu fondato nel 1573 come Orfanotrofio di Santa Maria delle Abbandonate dal feudatario Antonio Acquaviva d’Aragona. Prese la denominazione di “Santa Chiara” quando l’Arcivescovo Sersale nel 1660 lo trasformò in Monastero di Clarisse. Soppresso dopo l’Unità d’Italia, fu adibito nel tempo a carcere, scuola, cine- teatro e abitazione. Con la sua struttura complessa, costituisce il più rappresentativo e imponente edificio del Borgo antico.
In queste ore il monastero di S. Chiara sta facendo più che mai parlare di sé. Il neo Assessore ai lavori pubblici, nonché vicesindaco di Casamassima, Andrea Palmieri, ha infatti modificato la destinazione d’uso del complesso Santa Chiara da case popolari a casa per lo studente-polo universitario.
Subito si è scatenato il putiferio e A Casamassima. Dal movimento Cinque stelle, arrivano le critiche più dure. Tuona attraverso facebook Francesco Brancale, del Movimento cinque stelle: «Con delibera n.115 del 13/07/2015, pubblicata oggi, la giunta di Vito Cessa decide che l’ex monastero Santa Chiara diverrà sede di alloggi per studenti. Gli unici studenti che logisticamente potranno usufruire di questa struttura saranno gli studenti della privata LUM, i quali certamente non provengono da famiglie indigenti a cui fa riferimento il bando di finanziamento di edilizia convenzionata». Pertanto il giorno dopo, lo scorso 14 giugno, una delegazione di “pentastellati”, capeggiati dal consigliere Antonello Caravella si sono recati in Comune a parlare con il Sindaco Vito Cessa, per proporgli di valutare insieme progetti alternativi nell’arco delle successive ventiquattro ore ma Cessa non ha accettato asserendo che anche in virtù di una eventuale proposta alternativa non ci fosse il tempo e la disponibilità per ulteriori finanziamenti. Come spiega Antonello Caravella, i rappresentanti del Movimento Cinque stelle avevano chiesto a Cessa di valutare la possibilità di fare del complesso architettonico un Convento d’arti ma Cessa ha rifiutato. Il commento sarcastico di Brancale non si è fatto attendere: «Ecco qui la Tranquilla, puntuale e PROPOSITIVA dialettica politica, insomma. Quella di cui ora ha più bisogno Casamassima, non sterile contrasto alle scelte per partito preso ( MoVimento preso ,nel nostro caso )». Va da sé che la polemica ha assunto i toni di una faida politica tra Movimento Cinque stelle e PD. Da un gruppo nutrito di casamassimesi inoltre, e non come si pensa dal Movimento Cinque stelle, è partita persino una petizione online per impedire che i locali di Santa Chiara non diventino alloggi per studenti facoltosi (è possibile firmare su www.change.org/p/no-alla-realizzazione-di-alloggi-per-studenti-a-santa-chiara-firma-anche-tu). Parte dei casamassimesi e il Movimento Cinque stelle si proclamano contro la realizzazione degli alloggi per gli studenti presso l’antichissimo e preziosissimo ex-monastero Santa Chiara, visto che in paese ce ne son già tre, per una capienza totale di 142 posti. I sostenitori di questa battaglia non credono in questo progetto che potrebbe andare a svalutare le reali potenzialità turistiche del bene culturale. Come andrà a finire?
VALERIA MARANGI
Commenti
Lui è in gamba, il problema lo risolve.
Non chiedere alla nuova amministrazione, ha bisogno di tempo per capire. Sono giovani e inesperti, ma bravi.
Noi studenti universitari frequentanti la LUM lamentiamo costi elevati di affitto di improvvisate residenze. Sveglia amministrazione, abbiamo anche noi bisogno di una mano, anche se ci hanno definiti figli di ricche famiglie. Non sempre corrisponde a verità.