Articolo pubblicato su “La Voce del Paese” in edicola la settimana scorsa
Buona ma non eclatante l'affluenza casamassimese
Casamassima, come si sa, rimane, ancora per una settimana e mezzo, in bilico. Dopo una sfida all'ultimo voto, lunedì scorso la conclusione dello scrutinio è stato il ballottaggio, previsto per domenica 14 giugno. Testa a testa dunque tra Vito Cessa e Vito Rodi. Cessa ottiene un bel 49 % mentre Rodi chiude al 24, 7 %; Gino Petroni è stato invece votato dal 10, 1 % dei votanti mentre Antonello Caravella ottiene il 9,2 %. Infine, 4,6 % per Genco e 2,5 % per Giacomo Nanna. Le elezioni comunali sono di solito molto sentite ed in questo caso lo sono state particolarmente perché, a essere in gioco è stato il futuro di una cittadina che, innegabilmente, presenta molti e diversificati problemi, dalla sanità alla criminalità, dal verde pubblico alla mancanza di manutenzione di strade, edifici e chi più ne ha più ne metta; problemi con il quale, di certo, il prossimo primo cittadino dovrà primariamente fare i conti. Questa necessità impellente di un veloce cambio di rotta, non ha collimato, almeno totalmente, con un'affluenza eccezionale, appena al di sopra della preoccupante media nazionale. A fronte infatti di un'affluenza nazionale del 52% degli aventi diritto (a votare sono stati infatti un italiano su due), la percentuale dei casamassimesi che hanno votato è stata più alta; per la precisione il sito istituzionale del Comune parla di un'affluenza del 62,56 %. Non malissimo, ad ogni modo e considerati i tempi. Il totale dei votanti casamassimesi è stato di 10.480, di cui 5.336 di sesso maschile e 5.144 di sesso femminile. Per quanto concerne le Regionali, a sorpresa, la lista più votata in assoluto è stata il Movimento Cinque Stelle; il candidato alla Regione più votato è stato comunque il nostro nuovo Presidente alla Regione Michele Emiliano con 2677 voti. Casamassima, da questo punto di vista, sembra essere un perfetto specchio della situazione nazionale, con un elettorato sempre più fidelizzato al Movimento Cinque Stelle, un centrosinistra vittorioso, un centro destra che non convince. E adesso? Adesso non ci resta che aspettare, ancora. Dal 14 giugno vale.
VALERIA MARANGI
Commenti
Mai per accordi di inevitabili futuri ricatti!!!