Articolo pubblicato su "La Voce del Paese" - (edizione Casamassima, 1 dei ben 10 comuni del network!)" nelle edicole da venerdì scorso.
Intervista al giovane candidato sindaco outsider, Giacomo Nanna
VIDEO NEL RIQUADRO IN BASSO
Testo dell'intervista a margine del video
Dimezzare gli stipendi di assessori, sindaco e consiglio comunale per creare un fondo (che si aggirerebbe sui 50.000euro annui) da poter destinare alle attività culturali ed alle attività sociali; la ricerca di un dialogo con tutti gli altri candidati sindaci e il tentativo di risolvere l'annosa questione della Casa della Salute casamassimese, questi sono stati i punti salienti del comizio di sabato 16 di Giacomo Nanna, candidato sindaco della coalizione formata da Udc e Trasparenza e Legalità.
Abbiamo incontrato il candidato sindaco ponendogli alcune domande:
Giacomo, potresti spiegare in breve le proposte lanciate dal palco sabato scorso?
“Vista la scarsità di fondi e la stretta del patto di stabilità, che rendono difficile reperire fondi, ho proposto il dimezzamento dello stipendio di sindaco, assessori e consiglio comunale. Credo che i soldi che si potrebbero ottenere in questo modo sarebbero una vera boccata d'ossigeno per le associazioni e le attività sociali, che sono allo stremo qui a Casamassima. In seguito ho anche proposto agli altri candidati di sederci tutti insieme intorno ad un tavolo, prendere i punti programmatici che coinvolgono tutti e discuterli, per dare un segnale di grande maturità, di dialogo e di cambiamento ai cittadini. Questa sarebbe una vera svolta per la politica casamassimese, che negli ultimi anni è stata fatta spesso di contrapposizioni sterili, che non hanno mai risolto i problemi del paese, ma li hanno acuiti, creando immobilismo. L'ultima proposta riguarda la Casa della Salute: so che alla regione ultimamente c'è stato un altro incontro andato a vuoto, è una questione di cui non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Potremmo chiedere al direttore della Asl di Bari, se possibile, di trasformarla in un centro multispecialistico, in modo che Casamassima possa diventare un punto di riferimento per gli altri paesi del circondario. Queste proposte non hanno avuto ad oggi alcuna risposta, eppure credo che questi siano problemi reali della comunità di Casamassima, che devono essere risolti con il dialogo, parlandone insieme, senza creare contrapposizioni”.
Qual è stato il percorso che ha portato alla tua candidatura?
“É un percorso che parte da lontano, sono stato nominato commissario dell'Udc da circa un mese e mezzo e dalla prima conferenza ho aperto a tutti, senza badare a ideologie e partiti, alla ricerca di persone che si rimboccano le maniche, che hanno voglia di cambiare, di trasformare il paese in meglio, di lavorare e dialogare per risolvere i problemi della gente. In un paese come il nostro c'è una comunità che deve lavorare insieme, a prescindere dalle ideologie e dai partiti. L'unico bene deve essere la comunità”.
Come mai avete deciso di non allearvi con le altre forze politiche del centrodestra casamassimese?
“Questo è un tasto dolente, io ho chiamato tutti nel centrodestra, ma mi sono sentito dire, prima di sedermi al tavolo e parlare di programmi, di idee e risoluzioni dei problemi: ma il sindaco chi è? Chi deve fare quell'assessore? A chi diamo quella poltrona? Siamo andati da soli perchè questo non è il nostro modo di fare politica, dobbiamo creare un ponte tra l'amministrazione e i cittadini e capire con loro quali sono i problemi e come risolverli. A noi non interessa vincere a tutti i costi, ma faremo di tutto per essere lì e sorvegliare. Personalmente non riesco a capire come abbiano fatto certi partiti e liste civiche a coalizzarsi nonostante i loro forti dissidi in consiglio comunale fino a qualche mese fa e su cosa abbiano trovato un intesa. Non faremo un opposizione pregiudiziale, se ci ritroveremo in quel ruolo, ma un'opposizione costruttiva, lanciando le nostre proposte. Il 31maggio non finisce la nostra campagna elettorale, inizia un percorso da fare con i cittadini, per i cittadini e tra i cittadini. Un nuovo modo di fare politica, con la gente. Il fine ultimo è il futuro del nostro bellissimo paese, che ha tanti problemi che soltanto tutti insieme possiamo risolvere: classe politica, classe dirigente e cittadini. Sopratutto i cittadini, ritrovando il loro senso civico e il piacere di stare insieme”.
Quindi da questo nasce lo slogan “Noi ci crediamo”?
“Si, nasce proprio da questo, perchè noi crediamo realmente in una politica fatta di idee, di programmi e di dialogo. Crediamo nel messaggio che stiamo mandando e vogliamo che i cittadini lo recepiscano, di un nuovo modo di fare politica, rapportarsi alla gente e ascoltarla. Un modo di fare politica che sia pulito, trasparente ma sopratutto pacato, non urlato”.
Qual'è il tuo augurio per le prossime votazioni, visto che ormai la campagna elettorale è agli sgoccioli?
“ Bella domanda, io sul palco ho parlato di prostituzione elettorale. Si deve fare campagna elettorale sui fatti, non sulle cene, sulle buste della spesa, sui buoni di benzina. Io non dirò mai non votare questo o quello per un qualche motivo, ma preferisco parlare con i cittadini del mio programma e della mia idea di politica. La gente deve essere libera di valutare, scegliere e votare chi vuole perchè crede in una determinata persona e in un progetto. Il mio augurio per Casamassima è che si riesca a lavorare tutti insieme a prescindere dal colore politico e dalle ideologie, perchè il fine ultimo deve essere il bene del nostro paese”.
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Commenti
« Una volpe affamata, come vide dei grappoli d'uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi.» Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze. »
Un buono benzina da € 30,00 = 2 voti.
Un buono benzina da € 50,00 = voto di tutta la famiglia (min 4 - max 6).
Un buono spesa al supermercato = voto di tutta la famiglia e dei suoceri di lui.
IL NUOVO CHE AVANZA
Un pacco di pannoloni pagati dalla USL = il voto di tutta la famiglia.
Una ecografia prenotata prima di una altro che ne aveva più bisogno = il voto di tutta la famiglia e anche di nuore e cognati.
Una assistenza alla degenza con visita giornaliera e conforto umano = il voto almeno di mamma, papà e sorella.
Una promessa di assunzione in ospedale = riservata solo a qualche decina di giovani con famiglie numerose e con obbligo di voto collettivo.
Una minaccia di licenziamento dall'ospedale = voto di tutta la famiglia fino al terzo grado, deceduti compresi.
IL NUOVO CHE AVANZA.
Un detto dice: finito di fare la p...a, fa la r...a!
Chi vuol intendere, intenda.
Rivogliamo Mimmo e per lui Giacomo !!!
fatto da cittadino. Seguimi su trasparenza e legalità, magari con occhio meno fazioso e pigro. Lavoriamo insieme x il futuro di questo bellissimo paese. Grazie e buona giornata.
Voterò per te perché continuerai la pulizia fatta da Mimmo Birardi.
Altro che quei riciclati degli altri candidati !!!