Articolo pubblicato su "La Voce del Paese" - (edizione Casamassima, 1 dei ben 10 comuni del network!)" nelle edicole da venerdì scorso.
ESCLUSIVO LA VOCE DEL PAESE - CASAMASSIMAWEB
L’aria iè trùvele, direbbero al mio paese. “Torbida” sarebbe la miglior traduzione. Una campagna elettorale intorbidita dall’ipocrisia di politici e colleghi. Dobbiamo pure sorbirci lezioni di giornalismo e moralismo da chi sale sul pulpito della vanagloria. Da chi ha fatto dell’imparzialità il suo marchio di fabbrica. Da chi dirige di fatto una testata di famiglia, servendosi di prestanomi, e contemporaneamente, con tale disinvoltura, cura i testi di una scenografia elettorale triste e falsa, nascondendosi e scappando vigliaccamente davanti ai nostri obiettivi durante i comizi. Come un cerbiatto sorpreso alla vista di quei curiosoni del National o di SuperQuark. Presto scoprirete dove sta portando tutta questa #lungamarcia. Siateci!
L’aria iè trùvele e a Casamassima e c’è una storia che sta rubando la scena alla campagna elettorale. Una vicenda che pubblichiamo e sveliamo per la prima volta e che fa tremare il mondo della politica. Una vicenda che pubblichiamo tra il consueto silenzio di chi è sempre pronto a darci lezioni su cosa pubblicare e cosa no, senza aver finora mai prodotto uno straccio d’inchiesta o di approfondimento. Solo intervistuncole e chiacchiere. Nient’altro. La nuova e obiettiva linea editoriale di questa testata invece cominciò, lo ricordiamo agli stolti e superbi, con l’inchiesta sul Commissario Prefettizio Magnatta, il quale non ha ancora risposto nel merito. Nel frattempo il suo capo si è candidato capolista alle regionali, mentre gli inquilini provvisori di Palazzo ci accolgono con sospetto, o peggio, negano la disponibilità, perché “non pubblichiamo le cose buone che ha fatto”. Benissimo, per le cose buone c’è già il foglietto di bottega.
Torniamo alle cose serie e alla storia seria. La Guardia di Finanza avrebbe acceso i riflettori su Casamassima, anche se non ci sono ancora notizie ufficiali o conferme. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti un faccendiere e un esponente politico di spicco. Li chiameremo così: il gatto e la volpe. Il gatto è il politico, la volpe è il faccendiere. Una gola profonda ci racconta questa torbida vicenda, ma raccontandola, di fatto sintetizziamo quello che in realtà a Casamassima è quasi di dominio pubblico.
La vicenda torbida.
Nel 2012 un tale B. S. (cognome e nome veri) di Casamassima bussava alle porte della casa municipale, perché aveva bisogno di aiuti economici. Il gatto si mostra disponibile, fa le fusa, è dolce, non graffia. Tanto disponibile al punto da offrire al povero casamassimese una grande opportunità per una svolta decisiva nella sua vita. Gli offre il vertice di una società pubblicitaria. Gli promette un tirocinio nella Ecologica Pugliese per 8 mesi a 800 €.
Un bel giorno però, il gatto presenta a B. S. il suo amico volpe.
Già immaginiamo i dialoghi: “Ehy tu! Quanta fretta, ma dove corri, dove vai? Se ci ascolti per un momento, capirai! Lui è il gatto, ed io la volpe, stiamo in società! Di noi ti puoi fidar”.!
E infatti il povero B. S. si fida, disperato com’è, preso dai lavoretti saltuari che non gli consentono di campare dignitosamente.
Questo povero casamassimese incontra più volte il gatto e la volpe. Vanno anche in banca insieme a Monopoli. Pare che sul conto della società pubblicitaria sia arrivato un megafinanziamento da 500mila €. Forse sarebbe solo una prima trance. Così, mentre il gatto e la volpe sbancano al superenalotto, il poveretto firma carte su carte, non sa di essere giusto il prestanome di una società fittizia, il raccattapalle di un gioco pericoloso, che nasconde regole strampalate e storie malavitose. Un gioco sporco su cui ora indagherebbe la finanza.
Firmando, B. S. avrebbe consentito movimenti bancari in favore del gatto e la volpe. Una pioggia di soldi. In un primo momento non legge, non si insospettisce. È disperato, cerca solo un po’ di denaro e lavoro. Non sa che di lì a breve, dopo 8 mesi, il gatto sparirà, il tirocinio si concluderà senza alcun esito di assunzione. Dulcis in fundo, il povero B. S. riceverà bollette e debiti da pagare.
Il gatto in verità non scompare del tutto. Ogni tanto riappare: “Non ti preoccupare, me la vedo io con queste carte” – rassicura. Ricorda, siamo in società… e di noi ti puoi fidar! B. S. comincia invece a dubitar!
Quando siamo ormai a cavallo tra il 2013 e 2014 qualcuno gli consiglia un avvocato. B. S. è tempestato di lettere. Va nel panico. Cosa hanno combinato quei due? A questa, e altre domande, proveranno a rispondere i finanzieri. Bisogna capire a cosa servivano tutti questi soldi.
Tutto il resto è storia recente, di qualche settimana fa, quando la Guardia di Finanza avrebbe raggiunto B. S. a casa per interrogarlo, e che in un primo momento i finanzieri pensavano fosse diventato milionario. Nel frattempo i militari sarebbero già entrati nella tana del gatto che finge di non conoscere B. S., e anche nel dorato rifugio della volpe.
A Casamassima si teme che possa scoppiare la bomba politica. Poco tempo fa il gatto ha rinunciato alla sua candidatura dopo un lungo tira e molla. Io personalmente ho cercato B. S. e l’ho incontrato, tuttavia non ha voluto rilasciare dichiarazioni, anzi era terrorizzato: “Andate via. Cosa volete da me? Non posso parlare. Se ne sta occupando la Guardia di Finanza. Chiedete tutto a loro”.
Sono in tanti a tremare. Il vaso di Padora potrebbe riaprirsi.
NICOLA TEOFILO
Commenti
Da film di peppino de Filippo ecc ecc
Ma il povero paperino prima di prendersi il bottino e scappare
Dove pensare ?
E tutta una mega s.........
Andate a lavorare .
Comunque ha fatto meglio delle altre testate locali che preferiscono il silenzio. Oppure non sanno??
Se le Leggi esistenti venissero applicate fuori dalla ingerenza della politica e dei poteri occulti o semi occulti, se le indagini venissero effettuate tutte come nella “certosina” fattispecie che si racconta in questo articolo, e se Pubblici Ministeri e GIP avessero la responsabilità personale, quella che da tempo si racconta nei salotti politici per quanto eventualmente fanno o decidono male per colpa grave o omissioni accertate, l’Italia riprenderebbe a crescere e tu non avresti “attese speranzose”. Unico piccolo problema sarebbe la mancanza delle carceri in numero sufficiente per ospitare tutta quell’orda infame che muove le fila del nostro sistema, oggi impunita.
Quindi non attendere, come semplice spettatore di questo infame e famelico teatro, quello che farà la magistratura in questo caso. Pensa piuttosto, da uomo libero, che un segnale forte a questi “galerabili” bisogna darlo con il voto. Purtroppo non cambierà niente nelle prime istanze, ma al prossimo giro, se ci sarà qualche politico che nel suo programma inserirà l’edilizia carceraria, votalo. Quello certamente ha le idee chiare! Sa da dove partire!
Per momento, Grillo o scheda bianca potrebbero essere un buon parcheggio del nostro voto per il futuro. Non dico Meloni sol perché la sua lista, a Casamassima, è intrisa di passato che non ha brillato. E lei non lo sa.
Intanto auguri per il gatto e per la volpe che oggi, per difendersi o per offendere, dovranno "cantarsela".
Quanto ai sei candidati sindaci, abbiamo scritto tanto. Fiumi di inchiostro. Ti dico solo che la settimana prossima ci sarà da rabbrividire!
Ti aspettiamo in edicola venerdì e grazie a tutti quanti per la vostra fiducia e la forza che ci date ogni giorno, contro chi gufava e si aspettava un altro finale.
Vi abbraccio.
Nicola
NEGLI ULTIMI 20 anni a Casamassima sono arrivati TANTI GATTI!!!!!
Gli onesti cittadini restano in attesa speranzosi di poter riacquistare quella fiducia smarrita da tanti episodi poco edificanti.