Non solo un problema di onestà della classe dirigente, ma anche di difesa delle istituzioni dalla partitocrazia che le ha strette nella sua morsa. Due nodi difficili da sciogliere quelli legati alla cosiddetta 'questione morale', principio rivelato nell'ormai lontano 1981 da Enrico Berlinguer ed obiettivo ancora attuale, almeno per qualcuno.
Se ne discuterà sabato 6 dicembre a partire dalle ore 17.30 presso le Officine Ufo in occasione dell'evento dal titolo "Berlinguer: la passione non è finita". Organizzato dal circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Casamassima e dal gruppo dei Giovani comunisti (Mariella Calisi, Francesco Bellomo, Angelo Abbatecola, Francesco Nanna e Gianni Abbatecola), l'incontro, che prevederà gli interventi di Imma Barbarossa, ex deputata del Pci, e di Lavinia Orlando, vicesindaco di Turi del Prc, sarà introdotto da Mariella Calisi, segretario locale del partito.
I dettagli sono disponibili alla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/events/707291719369229/?fref=ts
Commenti
E' evidente che queste persone, quasi sempre giovani,non conoscono il passato, che ha visto Berlinguer nello stesso partito di Napolitano di Pecchioli e di tanti altri che nelle regioni rosse tranquillamente adoperavano gli stessi sistemi dei democristiani e nelle regioni democristiane spartivano coi d.c. i posti nelle amministrazioni di ospedali,regioni, università ed altri enti e definivano "provocatori" e "fascisti rossi" operai e studenti che combattevano, e pagavano di persona, per la conquista dei tanti diritti (assemblea; assegno di studio; art.28 con intero statuto dei diritti dei lavoratori;salario garantito, che non ha inventato il copiaincolla grillo..)
Se qualcuno vuol trovare esempi nella storia vada un po' più indietro quando nel PCI c'erano davvero combattenti di popolo, o quando a Casamassima, senza andare tanto lontano, si veniva sparati dagli scagnozzi dei potenti che si aveva il coraggio di attaccare.
Berlinguer lasciamolo perdere, lui con Napolitano,Cossutta e altri politicanti di professione, rifondaroli inclusi, vengono tutti dalla stessa famiglia tarata di opportunismo, li abbiamo visti fin tropo all'opera a Casamassima come a uri ed altrove, a servizio di cementificatori selvaggi e mafiosi.
Rammentiamoci casomai dei Vincenzo Massaro, dei Gramsci, dei Matteotti, Di Vagno, Gobetti, ed altri personaggi COERENTI, che c'erano ieri, e ci sono anche oggi come invisibili cittadini comuni che combattono contro potenti e prepotenti ed intera casta politicante sempre compatta a difesa del proprio banchetto delinquenziale, e sempre in guerra per bande per l'occupazione del posto migliore di pappatoria. Come appunto vediamo a Casamassima, ancora una volta.
Che senso ha essere un piddino? Me lo chiedo spesso ma proprio non riesco a trovarne il senso. Che ci fa un piddino ad applaudire una discussione su Berlinguer?
Cari piddini vi chiedo: Berlinguer avrebbe approvato le vostre scelte politiche o vi avrebbe sputato in faccia, metaforicamente parlando?