“Il consigliere comunale di maggioranza Franco Pignataro, prima di fare delle dichiarazioni in consiglio comunale che riguardano tutta la coalizione di centrodestra, farebbe bene a precisare che quelle stesse osservazioni sono di carattere personale, soprattutto quando non sono state condivise prima con il resto dei consiglieri”. A fare questa precisazione è l'assessore ai lavori pubblici, espressione della Puglia prima di tutto in assise cittadina, Paolo Montanaro. Il rappresentante della giunta, in particolar modo, attraverso queste parole prende le distanze da Pignataro e dalla sua richiesta, fatta nel corso dell'ultima seduta consiliare, in virtù della quale il sindaco Mimmo Birardi avrebbe dovuto dimettersi, e anche in fretta, se non ci fosse stata unità di intenti in merito alla presa d'atto della relazione dell'ufficio tecnico riguardante 'criticità, acquisizioni, urbanizzazioni, lottizzazioni varie'. Poi, dopo l'intervento di Pignataro, (ne abbiamo dato ampiamente conto ai nostri lettori nel numero del nostro settimanale in edicola sabato scorso, 21 giugno) il consiglio comunale fu sciolto per mancanza del numero legale, ma adesso da più parti in maggioranza manifestano il loro dissenso verso quanto chiesto al primo cittadino da Pignataro. Sulla stessa lunghezza d'onda di Paolo Montanaro, infatti, si colloca anche il pensiero a riguardo del consigliere comunale dell'Unione centrodestra Casamassima, Donato Dalfino. “Quanto detto da Pignataro – ha fatto presente proprio Dalfino – è espressione del pensiero di un singolo consigliere comunale, non della volontà politica della maggioranza. Non ha pertanto nessuna rilevanza politica, a parte ovviamente il legittimo e indiscutibile diritto di Pignataro di dire quel che ritiene più opportuno da un punto di vista personale. Faccio peraltro fatica a cogliere il nesso tra l'argomento oggetto di discussione nella pubblica assemblea cittadina e le eventuali successive dimissioni che, a detta di Pignataro, il sindaco avrebbe dovuto presentare tra l'altro all'indomani del consiglio. In maggioranza non c'è alcun problema che vada oltre la normale dialettica e il normale confronto politico, quindi la richiesta per la quale Mimmo Birardi avrebbe dovuto lasciare il suo incarico mi pare difficile da comprendere. Io come singolo consigliere, ma noi come maggioranza di centrodestra – credo di poterlo dire senza rischiare di essere smentito – dissentiamo pertanto dalla posizione di Franco Pignataro. Anzi, a mio avviso, l'attività amministrativa deve andare avanti e dovrebbe anche cercare di coinvolgere il più possibile nelle scelte anche tutte le forze di minoranza, in modo da giungere il più possibile a decisioni e scelte condivise”.
“Le dimissioni del sindaco – ha spiegato invece il capogruppo consiliare dell'Udc, Nicola Vallarelli – non rappresentano una strada da seguire. E questo perché, a mio avviso, abbandonare l'incarico conferito dagli elettori per il primo cittadino vorrebbe dire lasciare spazio a un commissario prefettizio. E questa non mi sembra, da un punto di vista politico e amministrativo, la cosa migliore. Adesso Mimmo Birardi è l'unico che può amministrare questo paese, soluzioni diverse all'orizzonte e nell'immediato non ce ne sono. Casamassima ha bisogno di essere amministrata e l'attuale sindaco è il solo che può assolvere il compito. Il nostro Comune necessità di stabilità, pertanto credo che noi consiglieri dovremmo lavorare per andare avanti compatti, possibilmente anche con il contributo della minoranza, e non parlare di inutili dimissioni del sindaco. Dimissioni che potrebbero arrivare solamente se fosse il sindaco ad arrendersi, magari sentendosi poco seguito dal resto della maggioranza o perché stanco delle beghe dei singoli consiglieri. Ma Birardi non è uno che molla, lui è un combattente ed è la persona di cui adesso c'è bisogno. Questo è il momento di compattarsi, non di dar spazio alle divisioni e alle fratture. Ecco perché quanto detto da Pignataro nel corso dell'ultimo consiglio comunale, in riferimento a un eventuale disimpegno del sindaco, non può a mio avviso essere condiviso. Questo è il momento di costruire per il futuro di Casamassima e non di demolire”.
“Le parole di Pignataro – ha aggiunto invece dal canto suo il capogruppo dell'Unione centrodestra Casamassima, Pinuccio Valenzano – a mio avviso sono state dettate dalla concitazione del momento. Un momento in cui la discussione in aula consiliare si presentava piuttosto accesa e coinvolgente da un punto di vista emotivo. Ma non credo che Pignataro volesse davvero le dimissioni del sindaco, tutto qua”.
“Nel manifesto della minoranza – ha concluso l'assessore al bilancio, Franco Reginella – non vedo nulla di diverso da quel che attiene la normale dialettica politica. E anche nelle dichiarazioni di Pignataro non ravviso nulla di strano o che vada al di fuori dal confronto dialettico tra le forze politiche. Non c'è nulla di cui scandalizzarsi, ed eventuali questioni che dovessero essere rimaste aperte dopo l'ultima assise cittadina non sono altro che problematiche interne alla maggioranza. Io la vedo così, non mi sembra che sia accaduto nulla che vada al di fuori dei normali canoni della politica”.
[da La voce del paese del 28 giugno 2014]
Commenti
Mica i nostri soldi sono bruscoletti!
Mi scusi.
Uniche colpe di Pignataro: l'ingenuità, la buona fede e il non aver compreso che con le chiacchiere non si va da nessuna parte.
I veri responsabili potrebbero essere (probabilmente) gli insospettabili e l'ormai
Viva l'Italia.
Sostanzialmente Pignataro è politicamente in debito con il sindaco! A questo si aggiunge che parla parla parla, ma alle sue parole non hanno mai fatto seguito i fatti!
Il caso di dire : parla che il * ti sente.
Cosa si inventerà al prossimo consiglio l'amico Pignataro per stupire?
Ah ah ah ah
Io lavoro e penso a te
torno a casa e penso a te
le telefono e intanto penso a te
Come stai? E penso a te
Dove andiamo? E penso a te
Le sorrido abbasso gli occhi e penso a te
Non so con chi adesso sei
non so che cosa fai
ma so di certo a cosa stai pensando
è troppo grande la città
per due che come noi
non sperano però si stan cercando cercando
Eh...n' salvam tutt!!!
loro e stampa.
gli eterni silenziosi si esprimono.