Dopo un pellegrinaggio di un anno in decine di paesi della Provincia di Bari, è giunto finalmente anche a Casamassima lo spettacolo di strada di Michele Genovese, in arte Piripicchio.
Molti pensavano fosse morto nell’agosto del 1980, in realtà Piripicchio vive ancora e continua a far ridere i tanti che lo hanno visto da bambini per le strade e le piazze di Puglia, Piripicchio vive ancora nei loro ricordi e nei loro racconti. Ma la “maschera dell’arte pugliese”, come era definito Piripicchio dalla critica, vive ancora grazie anche a Nicola Pignataro, il famoso comico barese che incarna l’artista di strada nel film “Piripicchio - L’ultima mossa” di Vito Giuss Potenza e che è stato proiettato giovedì sera presso le Officine UFO nell’ambito di un evento curato dalla Pro Loco.
La serata è stata animata, oltre che dalla centrale proiezione del film, dai numerosissimi racconti e aneddoti di chi Piripicchio lo ha visto, conosciuto e amato quando veniva in piazza Aldo Moro con il suo fedele compagno musicante e, soprattutto, con la sua bombetta e il suo bastone.
Piripicchio, registrato all'anagrafe di Barletta dov'era nato nel 1907 come Michele Genovese, era un attore povero che recitava esclusivamente per strada, le sue scenografie erano la sua stessa faccia e le vie e le piazze della Puglia.
Il suo repertorio intrecciava lazzi, frizzi lievemente osceni, canzoni malinconiche intarsiate di sberleffi improvvisi con filastrocche sull’amore e sulla lontananza.
Il film racconta Piripicchio attraverso gli occhi sognanti di Vincent, un giovane creativo che vive in contrasto perenne col padre, uno stimato medico di fede fascista. Vincent abbandona la casa paterna e la sua fidanzata per seguire il grande artista di strada che prende a modello di vita.
Dopo il film si è aperto il dibattito fra il regista Vito Giuss Potenza, uno dei due sceneggiatori, Luca Vessio, la curatrice e ideatrice della mostra d’arte che accompagna tutte le proiezioni del film, Rosa Didonna, e chiaramente il pubblico, attento, partecipe e lievemente commosso e nostalgico. Come emerge dal dibattito la libertà è la vera protagonista del film ed è il valore che sceneggiatori, regista e attori vogliono venga trasmesso alle nuove generazioni. L’obiettivo per il secondo anno di proiezioni della pellicola è quello di far innamorare di Piripicchio anche gli under 30. Da questo punto di vista risulta straordinaria l’idea di presentare l’artista attraverso gli occhi di un giovane che anela la libertà e che desidera vivere e non sopravvivere.
Il povero Piripicchio non cercò mai la ricchezza, si saziava degli applausi del pubblico che lo attendeva in ogni paese e, soprattutto, viveva della gioia di vedere i ragazzini accorrere felici, quando sentivano suonare il tamburo che lo annunciava. Piripicchio viveva di questo, mentre chiunque oggi sembra non potersi muovere se non dietro al denaro sonante.
Per chi ha perso la serata casamassimese può tenersi aggiornato su internet circa le prossime proiezioni, intanto la mostra su Piripicchio resta visitabile presso le Officine UFO fino al 10 ottobre tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
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