In via Michelangelo sono nati bruchi di processionaria del pino, o meglio: si sono riprodotti. Dopo la prima segnalazione nella primavera scorsa, ai Vigili urbani (da qualche anno obbligatorio, proprio per la pericolosità di questo insetto), questi animaletti sono stati avvistati nuovamente nella zona. L’insetto nocivo alla salute delle persone e pericolosissimo per molti animai domestici, come i cani ed gatti, può uccidere la pianta infestata ed estendersi velocemente ad altre piante. La processionaria, oltre a provocare la esfoliazione di piante intere, può costituire un pericolo maggiore per l'uomo e gli altri animali.
Una decina di giorni fa due giardinieri del Comune sono intervenuti per tagliare i rami dov’erano presenti i nidi ancora chiusi; nel mese di gennaio erano intervenuti tagliando i nidi i più esposti, qualcuno più interno è sfuggito a causa della grandezza della conifera (da anni non vengono potati a causa di mancanza di fondi). Se non interviene ASL, i bruchi diventeranno falene e deporranno uova sui rami.
La testimonianza di Gregorio De Iure, un residente: “Già in passato si erano formati nidi di Processionaria in via Michelangelo, anche se a causa della mancata potatura decennale non sempre è facile individuare i nidi. La prima volta dopo una segnalazione al Comune ci siamo rivolti a un privato per rimuovere il ramo infetto. Nel mese di dicembre scorso abbiamo notato circa 12 nidi di processionaria nella facciata posteriore delle conifere. Quando ci siamo resi conto che i bruchi erano usciti dal nido oramai era troppo tardi, abbiamo chiamato i Vigili urbani e ci hanno riferito che avrebbero effettuato una segnalazione alla ASL e al Commissario; qualche giorno dopo sono intervenuti i giardinieri e hanno asportato un ultimo nido ancora chiuso; da loro abbiamo appreso che gli alberi per ora non riceveranno una potatura intensiva a causa di mancanza di fondi. Ci è stato riferito che la tassa sull’immondizia che paghiamo copre solo la pulizia dei cassonetti. Questa viletta non è stata ricordata quando venivano adottate dalle varie associazioni le aree verdi: viviamo una quotidiana situazione di degrado urbano”.
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