Oltre cinque ore di discussione nella maggioranza alla Regione Puglia e il risultato, giusto per non smentirsi, è l’ennesima zampata nelle tasche dei pugliesi: dal primo gennaio aumenta la tassa regionale sulla benzina di 2,5 centesimi al litro.
Così, mentre la maggioranza si giustifica dicendo che è solo un piccolo sacrificio per compensare i tagli del governo famelico nel settore dei servizi sociali, e l’opposizione replica che se proprio avessero voluto risparmiare, avrebbero potuto evitare di autopromuoversi con centinaia di convegni, spot, manifesti e decine di trasferte, a iniziare l’anno facendosi i conti in tasca sono ancora una volta i cittadini.
Secondo i calcoli del PDL regionale infatti, per un’auto di media cilindrata l’aumento si attesterebbe sui 10€ a pieno.
A sentire i pareri di piazza la notizia viene accolta con rabbia e indignazione, ma quasi senza sorpresa, c’è anzi una sorta di disillusione, come a dire che ormai ci siamo rassegnati a questo genere di annunci.
E qualcuno sbotta: “Gli aumenti ci sono sempre, possiamo farci una croce sopra. Ma giusto la benzina? Giusto qualcosa di cui non possiamo fare a meno e che ricade sulle tasche di tutti?”
“E’ lo spirito del comunismo” commenta qualcun altro ridacchiando “Se i rincari cadessero solo sulle spalle di chi se li può permettere, verrebbero meno le ideologie ispiratrici della presidenza regionale”.
Al di là delle interpretazioni, rimane l’aumento, che ci viene confermato anche dai benzinai: “Aumentare la benzina è una mossa quasi sempre vincente perché si tratta davvero di un bene universale, ormai è paragonabile al pane. Possono dare la colpa al governo, agli Emirati Arabi o alle raffinerie, ma l’IRBA è una tassa regionale. Poco importa il modo in cui lo giustificano, si tratta pur sempre di un aumento”.
L’ultima parola comunque spetterà al consiglio regionale, che nella seduta del 27-28-29 dicembre dovrà pronunciarsi rispetto a un provvedimento che trasferirà dalla tasche dei cittadini alle casse della Regione qualcosa fra i 12 e i 15 milioni di euro circa.
E ai motorizzati pugliesi cosa rimane da fare, oltre ad aspettare decisioni dall’alto che vengono prese per noi, ma paradossalmente finiscono sempre con il danneggiarci?
Provare a eliminare il problema alla radice: prendere l’auto solo quando è necessario e usare di più le gambe.
Fino a quando non tasseranno anche quelle.
Commenti
In fondo è sintomo che il Babbo Natale con l'orecchino ci vuole più Ecologisti ci fa camminare di più a piedi. Come anche con la gabella sul ticket sanitario e il pagamento su base reddito famigliare, ci vuole più Sani, ci aiuta ad ammalarci meno. Insomma saremo ancor più Liberi di non poter fare quello che ci necessita. Quindi l'acronimo è giusto Salute, Ecologia e Libertà: SEL!!!
Posto che 1 euro = 100 centesimi, e che quindi 10 euro = 1000 centesimi, per arrivare a 10 euro a pieno di aumento dovremmo avere autoveicoli con serbatoi da 400 litri.
Capisco l'ottimismo berlusconiano, ma non esageriamo: non tutti hanno un pullman.