Mentre in tutta Italia infuriano le proteste di dirigenti scolastici, professori, ricercatori e alunni contro la riforma Gelmini, abbiamo pensato di fare un giro delle scuole di Casamassima per renderci conto degli effetti concreti di questa riforma. Ed è bello poter raccontare che la preside della scuola secondaria statale di primo grado Dante Alighieri, Francesca Santolla, ci ha rivelato che non solo la sua scuola non è stata affatto toccata dalla riforma, ma che rappresenta, per dirla con le sue parole, “una piccola isola felice”.
“Abbiamo molti ragazzi che vengono da fuori paese e affrontano i disagi del pendolarismo pur di frequentare la nostra scuola. Quest’anno abbiamo avviato ben 13 PON finanziati grazie ai fondi europei che abbracciano una gamma molto ampia di discipline: tre in inglese con docenti di madrelingua che rilasciano la certificazione; tre di matematica e uno di scienze per il potenziamento delle capacità logico-matematiche e delle conoscenze scientifiche; uno di teatro, uno di musica e tre di informatica”.
E per chi non usufruisce del potenziamento? “Abbiamo anche corsi di recupero durante il tempo prolungato, in italiano e francese. Inoltre con il progetto Aree a rischio ci siamo rivolti al recupero della dispersione scolastica e possiamo dire che attualmente è un fenomeno scomparso dalla nostra scuola, proprio perché abbiamo saputo coinvolgere i ragazzi con la grande sensibilità dei docenti e una forte organizzazione interna”.
Altri programmi riguardano campi molto disparati, tali da interessare il maggior numero di ragazzi. “Abbiamo avviato il progetto Qualità e merito che fornisce ai ragazzi le competenze matematiche necessarie nella società attuale; un progetto di astrofisica con il supporto di un professore universitario e per il quale possiamo avvalerci di un laboratorio scientifico fornito di telescopi; abbiamo il giornalino sia online che cartaceo, che ha ottenuto il diploma di gran merito nel Premio Nazionale Scolastico Giornalista per un giorno”.
E per chi preferisce le attività espressive? “La nostra orchestra Musiche e Strumenti dal Mondo formata da oltre 100 elementi, utilizza oltre agli strumenti musicali della nostra tradizione, quelli originali di altre etnie e quelli costruiti dai ragazzi stessi con materiale di riciclo, e si è aggiudicata numerosi primi premi e riconoscimenti in moltissime manifestazioni; con il progetto Formascienza condotto in collaborazione con l’università, abbiamo avviato una sperimentazione sul teatro scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati in un libro edito da Franco Angeli; nello sport siamo campioni regionali di danza sportiva e il nostro alunno Flavio Palmisano è campione nazionale paralimpico nei Giochi sportivi studenteschi”.
Non dimentichiamo la salute e i ragazzi diversabili: “Il personale docente di sostegno è stato confermato, anzi abbiamo in più due cattedre e mezzo che riescono a coprire tutti i ragazzi. Siamo capofila nel progetto ICARE per l’integrazione dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento e portiamo avanti il progetto Educazione all’affettività, con la collaborazione della ASL e con medici professionisti che gratuitamente si occupano di formare i ragazzi su temi importanti come l’educazione alla salute e una corretta educazione sessuale”.
Un’ultima osservazione: “Grazie agli sponsor, già da qualche anno stiamo fornendo gratuitamente il diario e quest’anno sempre gratuitamente, distribuiremo i leggii per una corretta postura durante la lettura. Abbiamo solo un piccolo problema logistico che riguarda il numero delle aule, ci servono più spazi, soprattutto a fronte dell’aumento del numero degli alunni”.
Un intenso lavoro di compartecipazione e corresponsabilità da parte di tutti, docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici, che concorre al benessere dei ragazzi e al raggiungimento di finalità educative e formative che si vedono anche dopo il diploma: “Abbiamo proposto un sistema di autovalutazione in cui ragazzi e genitori in forma anonima si sono espressi sulla qualità della loro vita scolastica ed è sorprendente vedere come tutto il nostro impegno è stato apprezzato: i ragazzi ritengono di essere valutati bene, ritengono equilibrata la quantità dei compiti per casa e trovano piacere e interesse nelle attività proposte e nella frequenza scolastica. Inoltre stiamo avviando un’indagine per conoscere la permanenza dei risultati conseguiti dal nostro lavoro anche quando i ragazzi lasciano la scuola media”.
Insomma, un esempio di come dovrebbe essere oggi la scuola: non nozioni aride lette sui libri per poi essere dimenticate nel giro di qualche ora, ma integrazione, coinvolgimento e partecipazione, suscitare l’interesse con progetti extra e riuscire a mantenerlo vivo. Se poi anche i ragazzi stessi danno giudizi positivi ben sapendo che l’anonimato li tiene al riparo da eventuali ritorsioni, allora evidentemente questa è davvero la strada da seguire per risollevare l’istruzione.
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