Aisha e Mina i casi della settimana
La settimana scorsa abbiamo inaugurato la nostra rubrica sugli animali, in collaborazione con il gruppo di volontari “Mai più randagio” e “Legalo al cuore”. L’obiettivo, come già spiegato nel numero precedente, è quello di sensibilizzare i lettori ad adozioni e stalli, oltre a fornire consigli utili sui nostri amici a quattro zampe. A partire da questa settimana, ci occuperemo anche di casi di gatti che necessitano di essere adottati. In più, come ogni settimana, la dottoressa Valentina De Bellis, veterinaria che opera sul territorio casamassimese, ci offrirà preziosi consigli sui nostri piccoli amici.
Aisha: è una meticcia di circa 4 mesi. È stata consegnata ai volontari di “Legalo al cuore” con una zampa in gravi condizioni a seguito di un incidente. Il conducente dell’auto, dopo averla investita, non le ha prestato il dovuto soccorso.
La frattura riportata alla zampa anteriore è stata saldata ma Aisha ha perso la sensibilità dell’arto, il quale necessariamente è stato amputato. Il nome Aisha significa “vita” ed è quella che i volontari le vogliono regalare nella maniera più serena possibile. Nonostante l’operazione, Aisha è comunque in salute e non ha nulla da invidiare ai suoi simili a 4 zampe. I cani imparano in fretta a utilizzare gli altri 3 arti per sopperire alla mancanza del quarto.
Per chi fosse interessato all’adozione, può contattare Manuela Caradonna - 348 112 5436
Mina: è una gatta dolcissima di 4 anni. Pesa circa 4 kg, occhi verdi, mantello tigrato tendente al grigio. È stata ritrovata a Casamassima nei pressi di un bidone della spazzatura quando non aveva ancora un mese.
Sarebbe stata travolta e schiacciata dalle ruote delle auto se non fosse stato per una ragazza casamassimese che l’ha salvata e ha deciso di tenerla in stallo fino a una sua futura adozione.
È una gatta molto educata, abituata all’uso della lettiera e, cosa molto importante, già sterilizzata. Unica condizione per l’adozione di Mina è che sia adottata da coloro i quali siano intenzionati a tenerla in casa (no campagna).
Chiunque fosse realmente interessato ad adottarla, può contattare Tatiana - 333 959 4683
Il consiglio dell'esperto
Perché sverminare gli animali? A questa domanda risponde la dottoressa De Belissi spiegando che, almeno 2/3 volte l’anno è buona pratica far sverminare il proprio animale per evitare che lo stesso possa soffrire di parassitosi e per evitare situazioni di zoonosi (trasmissioni di malattie dall’animale all’uomo).
La pratica è più semplice a dirsi che a farsi. Si porta l’animale in ambulatorio con gli esami delle feci e sulla base del risultato, si opera la sverminazione attraverso una compressa che verrà somministrata all’animale. In caso di parassitosi in atto, è possibile accorgersi di ciò se all’interno delle feci compaiono piccoli puntini bianchi (tipo chicchi di riso) o veri e propri vermetti, ma non sempre sono visibili all’occhio umano.
ELEONORA MONTRONE
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