Da pochi mesi a Casamassima sono state installate due campane gialle per raccogliere l’olio usato (olio di frittura e conserve alimentari). Troviamo una campana presso Largo Fiera (in gergo ‘mmenz à Padùl) e l’altra antistante l’ingresso del campo sportivo (Via A. Pende). L’olio usato non va assolutamente versato nel lavandino, perché provoca gravi danni all’ambiente.
Dai dati del Ministero della Sanità si evince che in Italia vengono immessi nel consumo annuo 1.400.000 tonnellate di olio vegetale – considerandolo come olio di uso comune oppure come olio presente nei vari alimenti – l’equivalente di circa 25 chilogrammi a persona. Di conseguenza, il residuo stimato disperso in natura è circa il 20%, pari a 280mila tonnellate di olio vegetale usato annuo, ovvero circa 5 kilogrammi a persona.
Quest’olio in eccedenza, tramite gli scarichi in fognatura, inquina in modo dannoso e dispendioso l’ambiente: si lega agli altri componenti degli scarichi e va a finire negli impianti di depurazione delle acque reflue. Per trattare questi scarichi, vengono seguiti vari passaggi particolari (con vasche e impianti che richiedono puntuale manutenzione) per evitare di disperdere e rimuovere l’olio il più possibile: pensate che un solo chilogrammo è sufficiente per formare una pellicola superficiale sull’acqua, pari a 1.000mq.
L’olio esausto compromette la sopravvivenza di flora e fauna: impedisce la corretta ossigenazione dell’acqua e del suolo, può alterare la potabilità dell’acqua dei pozzi se viene trasportato attraverso la falda freatica.
Vantaggi del recupero dell’olio usato. Trattando e rigenerando questi olii, è possibile usarli come “materia prima secondaria” (quindi riciclata) per produrre numerosi beni; il più importante di tutti è il biodiesel (l’alternativa al gasolio più conosciuta) che prevede come base l’utilizzo di olio vegetale usato, unito ad altri estratti di semi vegetali.
Una gestione mirata e responsabile è ciò che dobbiamo adottare per fermare questo spreco, affinché diventi una risorsa e non una minaccia per l’ambiente.
(Per la stesura di questo articolo sono stati consultati i dati sul sito Raccolio.it, ditta preposta per la raccolta dell’olio sul territorio di Casamassima).
Margherita Ronghi e Greg De Iure, Guerrilla Gardening Casamassima
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