La scuola media succursale Dante Alighieri di via Francesco Lapenna è chiusa da una settimana. E i ragazzi che abitualmente svolgono al suo interno l'attività didattica, in questo periodo stanno seguendo le lezioni nelle classi della media centrale di via Giacomo Leopardi, andando a scuola al pomeriggio dopo che le aule sono state lasciate libere dai loro amici che invece stanno proseguendo regolarmente i loro studi alla centrale la mattina, secondo il calendario tradizionale. A determinare questa situazione, come già abbiamo fatto presente ai nostri lettori una settimana fa, un problema alla scala di emergenza esterna del plesso della succursale, che i vigili del fuoco, al termine di un recente sopralluogo, hanno dichiarato inagibile e comunque bisognosa di interventi urgenti. Interventi in attesa dei quali la preside dell'istituto, Francesca Santolla, ha deciso di chiudere il plesso scolastico di via Lapenna per ragioni di sicurezza e secondo quello che è stato – come confermato ai nostri taccuini anche dall'assessore alla pubblica istruzione, Franco Reginella – non un provvedimento di tipo discrezionale, bensì un atto dovuto da parte della dirigente scolastica. Nel frattempo il Comune – come chiarito anche sette giorni fa da Reginella – sta già provvedendo a sistemare questa situazione, attraverso lo stanziamento, già deciso da tempo, di 30.000 euro che andranno a finanziare la messa in sicurezza della scala.
Ma intanto, in attesa che si risolva definitivamente il problema, i giovani studenti della succursale stanno andando a scuola il pomeriggio, seguendo i doppi turni e alternandosi, come detto, con i compagni che vanno abitualmente tra i banchi nelle aule della scuola media centrale la mattina. Con tutti i disagi che la cosa comporta per loro e per le loro famiglie. Ma questo problema, come spiegato dallo stesso assessore alla pubblica istruzione, non dovrebbe ancora protrarsi a lungo. “Sappiamo benissimo – ha osservato proprio Franco Reginella a riguardo – che dover andare in aula al pomeriggio non è proprio la cosa più piacevole per i ragazzi, così come non è la cosa più comoda per i loro genitori. Ma adesso, con la collaborazione della preside Santolla, e di tutti gli organi preposti, stiamo cercando di trovare la via migliore da seguire per uscire al più presto da questa situazione. La preside, quando ha disposto la chiusura del plesso della succursale – ha continuato Reginella – non ha fatto altro che ciò che doveva fare. E questo perché, dopo che i vigili del fuoco hanno rilevato delle criticità alla scala esterna della scuola, la dirigente scolastica non ha fatto altro che assumere una decisione che altro non è stata se non un atto dovuto. Come ho avuto modo di dire già in precedenza, magari la dirigente avrebbe potuto avvisare noi dell'amministrazione di quel che stava accadendo prima di disporre la chiusura dell'istituto, ma per il resto non ha fatto né più né meno di quel che andava fatto. Per quel che riguarda la scala, invece, già da tempo abbiamo disposto la sua sistemazione, ma adesso non serve guardare al passato, ma pensare a porre rimedio a questo stato di cose. E da questo punto di vista sia noi, sia la preside, ma anche Regione e Provincia stanno facendo, ognuno per quel che è di competenza, la propria parte. Con la preside Santolla, del resto – ha aggiunto ancora Reginella – c'è un buon rapporto, ma al di là di questo ciò che preme a me come assessore interessa a lei come rappresentante dell'istituzione scolastica, cioè il fatto che gli studenti vadano a scuola al più presto secondo l'orario solito e nelle loro classi. Già dopo Pasqua potrebbero tornare in aula alla succursale, stiamo lavorando per questo, ma se così non dovesse essere di certo presto andranno a scuola la mattina, in luoghi che stiamo valutando come possibili soluzioni assieme alla preside, ma anche alla dirigente scolastica del Majorana di Bari, l'istituto alberghiero del quale la nostra scuola superiore è ormai sede aggregata. Con la collaborazione di quest'ultima, stiamo già vagliando l'eventualità che anche aule della nuova superiore possano essere momentaneamente utilizzate dai giovani studenti della succursale, e a tal proposito abbiamo già avanzato una richiesta ufficiale alla Provincia, l'ente proprietario dell'immobile di via Cellamare. Ripeto, stiamo operando per superare tutte le difficoltà presentatesi negli ultimi giorni, in assoluta condivisione e animati dall'unico intento comune di permettere ai nostri ragazzi di andare a scuola sereni e di metterli nelle condizioni di rendere al meglio”.
[da La voce del paese del 12 aprile 2014]
Commenti
...non solo chi ha realizzato la scala ma chi ha collaudato quella scala!!! che dite? esiste un doc. di agibilità? che dite? attendo risposta...
grazie
Giancarlo ma di quale commento parla??
Gentile Mary,
se la pazienza di leggere tutto si accorgerà che l'articolo è stato pubblicato sull'edizione cartacea di sabato scorso, e in ogni caso, sin dal 5 aprile, ne davamo notizia.
Saluti.