Ad allertare i già precari equilibri di questa maggioranza di governo cittadino, sarebbe giunta, qualche giorno fa, una comunicazione ufficiale dalla Regione Puglia nella quale si inviterebbe il sindaco e l’amministrazione di Casamassima a “riflettere sugli atti posti in essere” relativi alla procedura che ha visto sorgere l’edificio della scuola superiore nel nostro comune. La comunicazione, a firma del dirigente dell’ufficio, Lucia Di Lauro, cadrebbe come un fulmine a ciel sereno, dato che potrebbe addirittura mettere in discussione l’esistenza della scuola stessa. Ma andiamo per ordine.
Poche settimane sono passate da quando avevamo dato notizia della conferenza di servizi di fine gennaio (convocata da Donato Capacchione, responsabile del servizio tecnico del Comune di Casamassima, e avente per oggetto “La realizzazione di una scuola elementare di 5 classi, di una caserma dei carabinieri e di una piastra commerciale a un livello fuori terra, attraverso una proposta di programma integrato da realizzare nella maglia S18 del piano regolatore comunale delimitata da via Noicattaro, via Verga e via Pirandello”). Allora ci eravamo intrattenuti sull’aspetto relativo alla procedura di convocazione della commissione: la Regione – con una nota a firma dell’ing. Lucia Di Lauro – aveva fatto sapere che non avrebbe preso parte a quella conferenza di servizi e che altresì “si tiene a informare codesto Comune che, nel caso di realizzazione di opere di edilizia scolastica, la deliberazione di approvazione del progetto non potrà essere adottata se non previa dichiarazione di idoneità dell’area rilasciata dalla Commissione prevista dall’art. 6 comma 5 della legge regionale 13/01, che dovrà esprimersi in composizione di collegio perfetto”. La Commissione – avevamo ricordato – deve essere costituita dal dirigente del Comune interessato, o suo delegato, che la presiede; dal dirigente dell'Assessorato regionale ai lavori pubblici, o suo delegato; dal dirigente dell'Assessorato provinciale interessato, limitatamente alle opere di edilizia scolastica di competenza provinciale; dal coordinatore medico della Asl competente per territorio, o suo delegato.
Ebbene, si replica. L’ing. Di Lauro – nella corrispondenza inviata al Comune qualche giorno fa – avrebbe fatto presente di non aver mai preso parte alla commissione tecnica convocata (nell’agosto 2011) per l’approvazione della scuola superiore e che non fosse nemmeno a conoscenza della convocazione. “Dagli atti – si fa presente al sindaco di Casamassima – risulta però che la Commissione pur in assenza del delegato regionale ha formalmente concluso con un verbale i lavori dichiarando l’idoneità dell’area” (la maglia su cui oggi sorge l’edificio). “Tale verbale – continua – è stato trasmesso al Servizio lavori pubblici, e non a questo ufficio”. Il gap sarebbe anche temporale. Da quanto emerge dalla corrispondenza, la convocazione avrebbe viaggiato negli uffici regionali in periodo estivo (intorno alla metà di agosto 2011) forse innescando circostanze equivoche per far slittare da un ufficio all’altro i documenti. “Su tale circostanza – sarebbe l’inciso – non è rilevante il fatto che il Servizio regionale non sia intervenuto, quanto è rilevante invece il fatto che il Comune abbia chiuso il verbale, senza accertarsi della validità del deliberato della commissione riunitasi in collegio imperfetto. Nel corpo del verbale, infatti, non vi è alcun cenno a tale importante aspetto”.
“Su tale aspetto – arriva l’incalzare dell’ing. Di Lauro – invece, è oggi il tempo di soffermarsi, per stabilire quale sia la valenza della commissione prevista dalla L.R. n.13/2011 per dichiarare un’area destinata all’edilizia scolastica idonea”. “I deliberati della commissione – riporta la legge – sono validi se adottati all’unanimità e sono subordinati al risultato positivo di indagini geotecniche”.
“Pertanto – sottolinea infine Di Lauro dopo approfondita disquisizione – è parere di questo ufficio che la commissione per l’idoneità dell’area da destinarsi a edificio scolastico da 25 aule per istituto superiore insediatasi in data 4 agosto 2011 presso il Comune di Casamassima non si sia riunita in collegio perfetto, inficiando di fatto il proprio deliberato”.
Stando così le cose – a questo punto – è lecito interrogarsi sull’esistenza dell’edificio stesso di via Cellamare, anche a fronte di tutti i ricorsi presentati dal privato che da tanti anni cerca di ottenere di edificare sull’area di sua proprietà e gli sarebbe stato negato, come in più occasioni abbiamo riferito.
Il Comune ora avrebbe una strada, quella del ritiro in autotutela del deliberato. Fatto, questo, che potrebbe far discutere non poco, visto che dai palchi dei comizi, in più occasioni, il sindaco Mimmo Birardi, aveva sempre accusato altri di “non volere la scuola superiore a Casamassima”. E ad agosto 2011 lui era già sindaco.
[da La voce del paese del 29 marzo 2014]
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Commenti
Con quello che dici dimostri di essere poco attento a quello che è già successo, a pochi metri a dalla scuola superiore.
Nei pressi della rotonda di via noicattaro, sono stati realizzati con le amministrazioni DeTommy, un distributore di carburanti e un supermercato, su aree dove il piano regolatore aveva previsto rispettivamente edifici scolastici e aree a verde attrezzato/strutture per lo sport.
Peraltro su tali aree non vi è stata alcun variante di destinazione d'uso del prg.
Per cui se da profano ritieni
“che se dovesse essere autorizzata una cosa del genere” di chiamare subito la Procura per investigare!!!!!!!
A questo punto chiamala subito.
Quindi , il privato, pur scippato al momento della possibilità di edificare, avrebbe diritto soltanto ad ottenere il corrispondente valore di quanto scippatogli, oltre il corrispondente delle spese e dei danni subiti dal 2006 ad oggi (che è 2014), per la gioia di chi ha voluto fare del PRG il proprio bancomat. Questo per l'attuale privato. Poi credo che ci sarebbe da risarcire anche il privato precedente al 2006 (dal 1984) che, mi risulta, avrebbe una causa in corso che il Comune di Casamassima mira a vincere per spostarla per difetto giurisdizionale dal Tribunale Ordinario a quello Amministrativo. Quanto sarebbe la somma scucire per queste brillanti operazioni nelle quali i cittadini con c'entrano davvero nulla? E perché non propongono al privato di parlarne, dopo aver mandato tutti a casa i loro amministratori! Lui è bravo, non è come me ...... uaaaahhhuuuu
Leonardo Nanna
P.S.: ti avverto che avresti già osato affermare che il sottoscritto avrebbe presentato un progetto da Codice Penale. Ma non ti preoccupare, al momento non sei oggetto delle mie attenzioni. Anzi, caffè pagato se vorrai parlarne con me per chiarirti le idee.
22 marzo 2014 LA VOCE DEL PAESE. pag. 4
Dai fatti così raccontati, si ha l'idea che una organizzazione * abbia agito indisturbata e anzi coperta da chi avrebbe dovuto controllare!
Ma perché non é stata costruita sul terreno destinato alla scuola?
Chi potrebbero essere i proprietari di quei suoli? Cosa avrebbero voluto realizzare? Quante sciocche supposizioni.
Il sindaco *, l'ingegner *, ormai comuni pensionati non potrebbero dare indicazioni sul perché di quella scelta?
E Birardi, l'ingegner Episcopo, il geometra Cristantielli, il geometra Carelli, l'avvocato Dalfino, l'avvocato Nitti, l'avvocato Bovino, l'avvocato Montanaro, chi più di loro potrebbe illuminare la cittadinanza sugli eventuali errori compiuti?
Possibile che di questi professionisti nesciun capisc nudd?
Bah!
Non sarà che quell'edificio nato sotto una cattiva stella porti male?
Coincidenza o presagio di imminenti sventure?
All'ingresso, un bel corno?
Meglio fare tutto da soli e fermarsi a quel che si sa veramente fare.
Anche gli infallibili sono caduti sotto i colpi della verità.
Al Capone finì in galera per semplice evasione fiscale.
E quanti potenti boss sono rinchiusi nelle patrie galere nonostante i loro agguerriti eserciti?
L'onestà alla fine paga, l'arroganza e la presunzione mai!
E tu, signor "culto della mammona", cosa ti aspetti? Ti aspetti che i tuoi amici proprietari e pagatori di ICI per i loro terreni, approdino loro a prendere i milioni di euro per grazia da ricevere da chi a Casamassima fa il bello e cattivo tempo con il PRG. Un consiglio: prendi una zappa da 7 kg e, insieme alla cricca, vai a togliere l'erba che sta crescendo sul quel terreno del privato! Non aspettare che sia privato a mandare il contadino ad estirpare l'erba che provoca gli incendi che, il malaffare casamassimese, favorisce da sempre. Rileggiti, qui di seguito, quanto hai scritto salendo sul carro del vincitore del "festival" di maggio 2007.
#2 IL CULTO DI MAMMONA 2012-06-04 22:56
Caro sig. Nanna putroppo la politica s'interessa degli affari del privato, eccome! In effetti dovrebbe avere a cuore l'interesse dell'intera Comunità, cosa che discende dal rispetto della programmazione urbanistica effettuata in tempi non sospetti per le scorse Amministrazioni. Il piano regolatore ha voluto, nell'INTERESSE COMUNE, che il suo terreno fosse adibito a parcheggio senza nessuna libera capacità edilizia. Lei per decenni ha deciso di non opporsi a tale programmazione ed ha pagato l'ICI per anni ed anni sul ridicolo valore di 110.000 € circa, mentre i "fortunati" proprietari di suoli edificabili sui quali ancora oggi non si può edificare, e non per loro colpa, si sono svenati nel mentre la crisi incalzante svalutava le loro proprietà. Ora il nostro, anzi il Suo amato sindaco,la incoraggia a presentare un progetto per realizzare su 3800mq di terreno ben 11.000 metri cubici di edifici. Alcuni signori tecnici locali mi dicono che per costruire 11.000 metri cubici servono suoli del valore di non meno di un milione e mezzo di euro. A quale titolo la politica(minuscolo) si affanna e la incoraggia ad incassare un bonus di oltre un milione di euro? E con l'ICI nel frattempo non pagata per anni, come la mettiamo? Quale è l'interesse di chi tanto la sostiene nonostante tutte le cause che ha perso contro il Comune?? Lei scrive del Pubblico e del Privato come se fosse la stessa cosa: mi permetto di spiegarle che il Pubblico DEVE difendere gli interessi della Comunità, mentre il Privato difende solo il suo interesse, anche se si tratta di un milione di euro. Chiaro?
Segnala all'amministratore
Anche il Pignataro chiedeva a chi all'epoca dei fatti era dirigente dell'UTC se quella scuola si poteva costruire su quel suolo o avrebbe potuto creare problemi in futuro. Ignorando la materia, anzichè informarsi, si fidò ciecamente unendosi al coro.
Chissà oggi cosa pensa il Pignataro dei tecnici a lui molto vicino.
Un vecchio navigato politico preso per i fondelli come l'ultimo dei pivelli!
Dispiace.
Avanti, incoraggiate il privato con il vostro voto sul blog o, ancor meglio, raccomandatelo per fargli ottenere l'incontro.