Pasta in brodo, merluzzo, scamorza, ma anche orecchiette alla pugliese, lasagne, gnocchi al pomodoro fresco, straccetti di vitello, prosciutto cotto e persino la purea di fave con pasta. Oltre a pasta e fagioli, riso e lenticchie, scaloppine di maiale al limone e la frutta fresca di stagione, solo per citare alcune delle pietanze in tavola. Un menù da leccarsi i baffi, quello della mensa delle scuole del secondo circolo didattico Gianni Rodari (che comprende la scuola elementare di via Bari, ma anche gli asili Carlo Collodi e Bruno Ciari). Il servizio, attivo dallo scorso 1° ottobre, interessa – nell'ambito degli istituti guidati dal dirigente Giancarlo D'Addabbo (la prossima settimana interpelleremo sull'argomento anche il dirigente del primo circolo didattico Guglielmo Marconi) – 16 classi dell'elementare Rodari, 9 della Collodi e 4 della Ciari. Alla scuola primaria, per esempio, 5 classi, quelle che fanno il tempo pieno, usufruiscono quotidianamente della mensa, mentre altre 11 si alternano nel pranzare a scuola, a seconda dei vari giorni. In media, sono 8 le classi dell'elementare che ogni giorno restano a tavola negli spazi della scuola.
Ma come è stato organizzato il servizio?
“I bimbi le cui famiglie hanno deciso di fargli utilizzare la mensa – spiega il dirigente D'Addabbo – sono stati dotati di un apposito cartellino identificativo, che i giovani alunni devono portare attaccato allo zaino. Quando la mattina varcano l'ingresso della scuola, un apparecchio, la cui gestione è affidata alla ditta che fornisce il servizio, rileva la loro presenza nell'istituto di istruzione quel giorno, e quindi la loro necessità di mangiare a mensa. A quel punto, una volta conteggiati tutti gli alunni che poi si dovranno sedere a tavola, il loro numero viene comunicato – sempre ad opera di chi gestisce l'apparecchio di rilevazione delle presenze a scuola - alla ditta incaricata di preparare i pasti, in modo che poi tutti possano pranzare regolarmente. La scuola, sebbene ne abbia fatto richiesta, al momento non ha nessun controllo sul sistema di rilevazione delle presenze e dei relativi dati. Il 26 settembre scorso è stato l'assessore Franco Reginella a spiegare ai genitori come avrebbe funzionato la mensa che – a meno di inconvenienti al momento non prevedibili – dovrebbe rimanere attiva, secondo questa organizzazione, fino alla fine dell'anno scolastico in corso”.
Ma in base a quale criterio è stata fatta la scelta del menu?
“Gli alimenti da far mangiare ai nostri alunni – prosegue D'Addabbo – non sono frutto di una scelta casuale. I menu di ognuno dei giorni in cui è attiva la mensa sono stati indicati dalla nutrizionista Teresa Loiacono e poi approvati in via definitiva dal responsabile del servizio igiene alimenti e nutrizione dell'Asl, Giuseppe Albergo”.
Dunque, nulla è stato lasciato al caso. I menu infine, che vengono portati sulle tavole della mensa scolastica tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, variano di settimana in settimana. Il secondo mercoledì del mese, per esempio, non si mangiano le stesse pietanze del mercoledì precedente o di quello successivo, garantendo una certa varietà. La prossima settimana ascolteremo sull'argomento anche il dirigente del primo circolo didattico cittadino, il Guglielmo Marconi.
[da La voce del paese del 19 ottobre 2013]
Commenti
Grazie Professore, Lei non manca certo di iniziative e risaputa è la Sua signorilità!