Dalle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi: "Dopo i siluri tensione nel Pdl. Cassano: "la Montanaro rientri". Mentre Pignataro bacchetta la decisione del partito di nominare il senatore Massimo Cassano coordinatore: "Non mi piace la nomina imposta dall'alto, non lo sopportavo in un partito di fascisti come l'Msi o An, figuriamoci in un partito liberale come il Pdl". Intanto - secondo voci di corridoio - sarebbero in corso frequenti riunioni per valutare il da farsi e soprattutto il futuro della giunta.
Da Bari. Dalle pagine di Repubblica: "Interporto, il consiglio va deserto. Oggi si replica con l'addio di un assessore e un consigliere comunale per incompatibilità". E' ancora la questione delicata dell'allargamento dell'Interporto, di proprietà della famiglia Degennaro, a tenere banco e a far scegliere alla maggioranza di ricorrere alla seconda convocazione (oggi). Ieri il consiglio comunale è saltato per mancanza del numero legale.
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Commenti
Lei é persona sana signor Cassano, ma la razionalità è dote indispensabile! Marx avrebbe ripudiato i comportamenti del suo idolo! Se i risultati sono i suddetti!
Con la stima di sempre.
Concordo, ma mi chiedo: a che punto siamo, nello spazio e nel tempo, con la realizzazione dell'utopia comunistica? Così come quella cristiana della redenzione universale? Insomma, come facciamo ad essere sicuri che non siano utili i più vari soggetti politici a far avanzare quell'utopia? Se quei valori hanno la necessità di approssimarsi nella prassi quotidiana, perché mai non debbano esserlo nell'azione, sicuramente ben più complicata dell'azione di governo? E perché coerenza ed ipocrisia (in quanto categorie politiche) non si debbono misurare con il peso delle possibilità, delle forze in campo, delle furbizie, del cinismo, dell'opportunismo con cui si ha a che fare quando si governa? E perché si pretende dal PD (cosa che condivido) ciò che si perdona ad altri? Insomma, dobbiamo rimproverare il muratore che non riesce a caricarsi il tufo sulla spalla o lo dobbiamo aiutare? (perdonami la banalità).
Coerenza e rispetto ai valori proclamati, allora, e tra questi e i fatti del proprio agire quotidiano, diventano i nomi nuovi e irrinunciabili del futuro essere a sinistra. Piuttosto introvabile, oggi, e tutto da costruire. Ecco perché sono tentato di avvicinarmi a SEL pur con le sue contraddizioni.
Continuo a pensare che il coraggio sia mancato al PD nel 2011 con l'appoggio insieme al PDL al governo Monti. Il hara-kiri bersaniano, coralmente assecondato dai dirigenti più dotati ma meno lugimiranti, ha realizzato nel modo peggiore e più autolesionistico ciò che, invece, doveva emergere molto prima; e non come scotto da pagare a seguito di una sconfitta bensì come coronamento di una vittoria. Inoltre ha fatto tabula rasa di una storia grande e seria perché congeria di diverse anime. Processo di annullamento del proprio passato, pur così peculiare, che di necessità doveva giungere all’ultimo atto: archiviato Togliatti, non mettere via anche Berlinguer, che di quella lunga trasformazione (ora negata) era stato per così larga parte l’artefice riconosciuto di moralità e di vero riformismo. Ti pare che il PDS-DS-PD negli ultimi vent’anni creando il mostro Berlusconi e favorendolo sia stato un partito della moralità e del riformismo? Anzi dopo Berlinguer, ognuno sa come le cose siano andate, sino a quale punto si sia spinta l'abiura e quale approdo abbia conosciuto il Pci, nella sua impressionante metamorfosi, dopo la svolta della Bolognina, sino alla deriva liberista. Non sorprende, dunque, che Giorgio Napolitano sia oggi di questa svolta mentore e interprete e che Mario Monti, uomo della Trilateral, abbia potuto trovare in lui il più convinto sostenitore. E che dire degli scandalosi accadimenti per cui il Capo dello Stato non ha esercitato a dovere la cosiddetta “moral suasion . Vito! Hai letto la risposta di Napolitano alla lettera aperta di Bertinotti “Lei non può”?La stabilità prima di tutto a costo di tenere al loro posto Alfano, Bonino, Calderoni che in un altro paese democratico si sarebbero dimessi seduta stante.
Il dilemma che mi pare stiamo vivendo lo riassumo così: per la stabilità economica siamo difettosi nell'esercizio della democrazia. E' possibile, ossia è accettabile per una coscienza che crede nella democrazia?
E’ vero caro Vito: il livore antico, l'antico rincrescimento, la disillusione amara, la sensazione avvilente di aver sprecato notti, vestiti rovinati dalla colla per i manifesti, qualche sessione d'esame saltata, l'occasione di lavoro forse perduta. Tutto questo è umano, troppo umano, come pretendeva Nietsche. Ma profumava di cose buone, non negoziabili, delle quali andar fieri. Lasciamo perdere tutti quelli che, anche senza mal fare, ci hanno comunque guadagnato, e pensiamo al "nuovo possibile", se l'antico ci fa ripiegare su noi stessi e ci riapre ferite non rimarginate.I vincenti certi hanno contato certamente sull'ingenuità e la dabbenaggine dei perdenti e onesti idealisti come me. Gli insulti, per i vivi e per i morti, servono solo a farci crescere il male dentro. Non pensavo di suscitare, in perfetta buona fede, reazioni che mi commuovono e mi rattristano. Toglierò col tempo il male dalla memoria e dal cuore, una volta per tutte. Ci incontreremo e chiariremo.
Quanto al comunismo, penso tutt'ora che Marx continui a vivere non solo a Calcutta. Forse la conoscenza delle teorie economiche di Marx avrebbe potuto permettere ai nostri economisti e politici di evitare, o perlomeno di attenuare, l'attuale crisi del capitalismo. Non sono un marxista ortodosso quindi, insieme alle varie palingenesi che Marx postulava. Ma, se essere comunista o veramente di sinistra significa: la decenza come principio base della democrazia; ad ognuno secondo i suoi bisogni da ognuno secondo le sue capacita; condividere valori fondamentali come libertà al plurale, giustizia per ogni individuo, eguaglianza delle chance, solidarietà, efficienza, legalità, ecologia. Io sono un comunista. Peraltro la divisione si fa inequivoca fra quei valori presi sul serio, approssimati nella prassi quotidiana, e quei valori agitati nella propaganda e umiliati nel governo quotidiano dal PD. Coerenza e ipocrisia, categorie squisitamente morali, diventano il criterio immediatamente politico della decisiva divisione politica tra PD e la concezione di sinistra. La fine delle dittature totalitarie comuniste non suona apologia delle democrazie occidentali esistenti ostaggio dell’economia finanziaria , ma anzi toglie loro ogni alibi, le pone immediatamente di fronte alle loro promesse.
I risultati parlano chiaro, tutto il resto è noia!
Le tue stampelle sono parecchio visibili!
Se la politica è e sarà la tua passione, altri hanno optato per altro più interessante, Pirla!
I resti di quello che fu lo schieramento politico di centro-destra in Italia, non hanno perso occasione, nel tempo, per dar luogo a defezioni e passaggi nel campo di Agramente e finanche allearsi col PD nel governo delle laide intese, del non fare e del non essere d’accordo su tutto.
L'ultima polemica al vetriolo è quella scatenata in terra di Casamassima dal PDL Partito delle Libertà (che possa esistere un partito con un nome simile e con un padrone simile, è circostanza da non credere ) riguardo alla Centrale Elettrica e il rimpallo delle responsabilità col centro-sinistra.
L’altra, in parallelo, si svolge in terra di Bari, nei confronti degli ex commilitoni Fratelli d’Italia ( hanno partecipato alle elezioni politiche del febbraio scorso, racimolando pure qualche parlamentare in tutta Italia). In Puglia, si sono dovuti accontentare di Ignazio La Russa , che, sia detto con tutto il rispetto, non è Bismarck.
Ora, a Casamassima, i pidiellini di stretta osservanza ( Pigna quando ti sveglierai e passerai a miglior campo? ) con toni asperrimi rimproverano a quelli del centrosinistra la colpa dell’ecomostro, proprio alla vigilia del fatidico ( speriamo ) 30 Luglio. I toni sono da rissa. Ma c'è chi nega che si tratti di cosa seria; se ne vedono tante. E il nuovo nome? Coltelli d'Italia.
PS: Il vero MISSINO ha molto poco da spartire con i seguaci di Berlusca l’Agramante. Mi spiace solo per l’onesto Cassano ( L’hai capito Vito, sono comunista, convinto che i compiti fondamentali di qualsiasi stato sono il mantenimento dell'ordine pubblico, la difesa, l'istruzione e la salute.
poi ci sarebbero gli articoli 2, 3 e 4 della costituzione tutto il resto viene dopo, che per l’Agramante e Pigna vengono prima. Infatti…
L’ora delle grandi decisioni è scoccata; l’italiano non è propriamente smagliante, ma il senso è chiaro: hanno deciso (chi ?) di tornare a Forza Italia e di rivolgersi ai giovani (per definizione, disoccupati) e ai protagonisti del lavoro (ovviamente, alle soglie della pensione); non pare giusto infatti, all’ex premier, che il Paese sia diviso tra quelli se ne interessano e quelli (verosimilmente, ipermetropi) che guardano da lontano e criticano i volenterosi.
Un grande programma, per un grande ritorno, l’eterno ritorno eracliteo, che si manifesterà, come da copione, attraverso l’epirosi del PDL, la catarsi dei suoi più significativi protagonisti e la palingenesi del Cavaliere Presidente, che il 29 settembre compirà settantasette anni.
Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia…Il caprone che riapre il vecchio ovile. E TU, PIGNA? SEMPRE A FARE LA PECORA? PAOLO BORSELLINO TI VEDE! VI VEDE!
1 - dei parcheggi all'Auchan?????
2 - dell'accorpamento scolastico????
3 - della sconfitta elettorale????
4 - degli abusi edilizi sotto il suo naso??
5 - della rinuncia alla delega????
E chi piu ne ha piu' ne metta!
Nonostante tutto non demorde!
Oggi deve scegliere o accettare le idee degli avventurieri e tacere,
altrimenti abbandonare definitivamente la scena politica.
Tutti sappiamo che la poltrona non rientra tra i suoi interessi,
ma continuando ad avallare scelte di gente senza scrupoli,
Danneggia se stesso e la sua onorata famiglia.
Cerca di capire, altrimenti chiamami e ti darò quelle informazioni che nel tempo si sono rivelate veritiere (a tuo dire)!
Prima di essere allontanato anche tu, vattene con i tuoi piedi e farai meno peggio figura!
Caro Franco, svegliati che il tuo sogno è già svanito!
TIPO GIOVANARDI, GASPARRI O BRUNETTA?