La scorsa settimana, in seguito a una seduta dell'assemblea che a Rutigliano mira a tutelare il patrimonio ambientale del territorio dai residui fognari, il consiglio comunale rutiglianese, all'unanimità, ha dato mandato al sindaco Roberto Romagno di presentare un esposto al Pm. Ci siamo rivolti a Mario Manzari, il casamassimese portavoce del comitato 'Salviamo Lama San Giorgio', per saperne di più sulla vicenda, alla luce, soprattutto, dell'azione intrapresa da Rutigliano.
Come si è giunti alla decisione di presentare un esposto al Pm?
“I rutiglianesi si sono accorti della ripresa dei lavori finalizzati a portare i reflui di Casamassima nei territori di Rutigliano, come peraltro previsto da progetto. Si è creata una mobilitazione che ha riguardato il comitato cittadino 'Salviamo Lama San Giorgio' che ha preso parte ad un'assemblea. A tale prima iniziativa è seguito un presidio al quale abbiamo partecipato anche noi del comitato di Casamassima. È stato montato un gazebo dinanzi ad una ruspa allo scopo di bloccare fisicamente il proseguo dei lavori. Sono così giunti sul posto i consiglieri comunali di Rutigliano che si sono riuniti in Consiglio e hanno pensato di proporre una soluzione, l'esposto al Pm appunto, che in realtà va bene solo a pochi, il tutto accompagnato peraltro dalla proposta, ripresentata, di bypassare solo il tratto di Rutigliano delle reflue, quello dell'Annunziata, per salvaguardare il proprio 'orticello'”.
Quale il vostro punto di vista sulla questione?
“I cittadini vogliono che in Lama non si sversi. La proposta avanzata costituirebbe una visione cieca, considerando soprattutto che tratti a monte di Rutigliano, di un'importanza paesaggistica e boschiva rilevante, andrebbero comunque distrutti, come già succede sul territorio di Sammichele. I vari comitati, comunque, stanno agendo di comune accordo. Casamassima e Rutigliano si tengono molto in contatto e lavorano insieme su linee in comune forti. Sono del parere che quell'acqua non debba confluire nella Lama perché distruggerebbe la vegetazione e non darebbe più fruibilità ai boschi. Il 28 maggio scorso è stata approvata una delibera in Regione, relativa alla valutazione dell'impatto ambientale, in cui sono contenute delle prescrizioni redatte dalla Provincia. Ma non sono stati segnalati punti rilevanti del territorio da preservare, ragion per cui i boschi tra Casamassima e Sammichele e tra Casamassima e Rutigliano finiranno per essere letteralmente invasi da un vero e proprio fiume”.
In che modo il nostro comune sta reagendo a questo grave problema?
“Casamassima si interessa poco alla questione, a differenza di Rutigliano che dimostra una certa sensibilità per due ragioni: perché all'Annunziata si svolge la festa di paese e perché i proprietari delle terre rutiglianesi si stanno dimostrando visibilmente preoccupati di fronte ai rischi cui si potrebbe incappare. Casamassima, tra l'altro, presenta il territorio boschivo più grande di tutta Lama San Giorgio. Il punto è che i casamassimesi non lo conoscono e non hanno idea di quello che stanno mandando al macero. Purtroppo il limite del Comitato di Casamassima in questo senso sta proprio nel non riuscire a trasmettere l'indignazione dalla quale siamo colpiti ai cittadini. Da poco peraltro il Gal aveva inserito nel percorso cicloturistico anche Marcedd. Tutte iniziative e possibilità che a breve saranno castrate. Il rispetto di una fascia boschiva di pregio come Lama San Giorgio è stato calpestato da semplici fogli di carta attraverso i quali si è stabilito che lì c'è un vecchio fiume e che per tale ragione le acque reflue possono confluire al suo interno, acque che a parole sono pulite ma nei fatti non lo saranno mai perché i depuratori a turno, statisticamente, prima o poi si guasteranno. Già dalle prime analisi realizzate su Sammichele sono state riscontrate delle anomalie di sversamento pesanti”.
Come pensate di reagire alla scelta del Consiglio di Rutigliano?
“Assieme al comitato di Rutigliano dovremmo dichiararci ufficialmente contrari allo sversamento in tutta la Lama. Alcuni politici a Casamassima si stanno già mobilitando, anche se in maggioranza non si è mosso ancora niente. Ben vengano tutti i tentativi di interagire anche con gli assessori regionali ma penso che al di là di tutto ciò ci debba essere un'unione forte e decisa dei comitati e delle amministrazioni dei vari paesi contro questa azione. Chissà che una nuova forza, in maniera compatta, riesca ad impedire un intervento che è nell'interesse davvero di pochi e che potrebbe avere delle ripercussioni molto pesanti sul nostro territorio”.
Commenti
Dove sono tutti i verdi,i vari naturalisti, gli organizzatori delle passeggiate ecologiche delle chiacchiere.
Avete visto in prossimità del bosco di marcedd che schifo di teloni di tendoni ed altro.
Come si arriva nel territorio di Sammichele, la pulizia ed il rispetto si vede ad occhio nudo.
E' una visione ipocrtita e rassegnata che non accetta una soluzione (forse non la migliore), ma allo stesso tempo accetta la peggiore realtà che possa esistere!!!!
Il terminale di via Adelfia non ha più le autorizzazioni necessarie , l'istanza di proroga richiesta puntualmente ogni anno , dall'AQP quest'anno ,non è stata accolta.
Il Commissario Delegato per l'emergenza ambientale in Puglia in data 18 dicembre 2012, ha diniegato la richiesta , pertanto il terminale di via Adelfia va chiuso!!!! altro che ipocriti , voi non conoscete nulla e parlate a vanvera. A breve la Procura interverrà sulla questione.