Chiusa baracca e burattini domenica sera, gli organizzatori dell’evento Freestyle hanno potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Lo scorso week end, ricordiamo, a Casamassima si è svolta la seconda edizione del “Casamassima in Freestyle” organizzato e fortemente voluto dall’associazione Giovani per Casamassima. Ma quali sono stati i risultati di tanto impegno e onerosi sacrifici? Il pubblico ha reagito in maniera positiva? Le aspettative degli organizzatori sono state deluse? Di certo il tempo non ha giocato a loro favore, infatti seppur fosse fine aprile, sabato ha piovuto e il vento non ha dato requie neanche la domenica. Però i giovani e tutti gli artisti non si sono lasciati intimorire e nonostante queste difficoltà hanno cercato di dare il massimo.
Sentiamo quali sono i primi commenti a caldo di Gianni Maggipinto (dell’associazione Giovani per Casamassima): “Sabato abbiamo iniziato in ritardo, perché molti standisti hanno montato la loro postazione sabato invece che venerdì come era stato tassativamente indicato. Il venerdì era stato messo a disposizione per il montaggio e il sabato sarebbe dovuto servire per lo scarico della merce. Rispettando questo calendario che ci eravamo imposti, avremmo evitato il ritardo. A nostro svantaggio hanno giocato imprevisti come vento, pioggia (di sabato pomeriggio) e anche il ritardo nella consegna di alcuni materiali. A parte le difficoltà avute sabato credo che domenica l’evento abbia funzionato meglio e la gente abbia risposto in modo decisamente più positiva. Non è andata come ci aspettavamo, ma errare è umano e da persone costruttive impareremo dagli errori fatti. Purtroppo Casamassima soffre di un’acuta forma di provincialismo che la porta a una mentalità chiusa e ricca di pregiudizi nei confronti di eventi nuovi. Io da parte mia, sento di poter camminare a testa alta. Ho dato il massimo in questi ultimi mesi, sacrificando il resto della mia vita. Vivere l’evento è stato davvero molto emozionante. Conoscere gente come Brumotti o Eugenio Scarlato (cantante sordo muto) mi ha arricchito. Mi sento di ringraziare chi come me si è impegnato e ha creduto fino all’ultimo nella buona riuscita dei tale evento. Un grazie al sindaco e a Franco Reginella, che ci hanno aiutati a trovare i giusti sponsor (Dino Fortunato, Mister T, caffè Melior, Vito Colucci, Neon D’oro, caffè Sospeso). Un grazie a Rocco Fiermonte, Tefa, Leo (dell’associazione fungai), Marianna di Kasamatta, Nico Ratti, Rocco Fiermonte, grazie a tutti i ragazzi di Back Jump e a tutti gli altri ragazzi che hanno dato il massimo”.
Commenti
Tutti i ragazzi di fuori si sono meravigliati per la stupenda riuscita dell'evento e organizzazione!!! ;):)