Chiusi nella propria stanza, sempre connessi, e quindi rintracciabili, ipnotizzati dinanzi allo schermo del computer, senza stabilire per ore e ore un minimo di contatto con il mondo esterno. Questa l’istantanea dei giovani di oggi, scattata a seguito di un’indagine svolta in sinergia tra Telefono azzurro ed Eurispes e presentata in questi giorni alla Camera dei Deputati.
Pochi limiti e zero precauzioni nell’utilizzo di Internet, genitori che non controllano e, ciò che è peggio, spesso neppure conoscono le password di accesso ai social network dei propri figli più piccoli. Da qui all’insorgere di problematiche di scottante attualità legate alle moderne tecnologie il passo è davvero breve.
Ciò che emerge è che i nuovi mezzi di comunicazione stanno rendendo i giovani ‘hi-tech’-dipendenti e trasformando irreversibilmente i comportamenti degli adolescenti che, isolati e disinibiti, incappano con sempre maggiore assiduità, ‘vittime’ o ‘carnefici’ che siano, in situazioni compromettenti.
Nuovi fenomeni si stanno facendo largo tra i meandri del web. Si amplificano, ad esempio, i rischi di incappare in siti contenenti immagini pornografiche o addirittura pedopornografiche, in siti che incitano alla violenza, al razzismo, all’anoressia o al suicidio, o in quelli legati al gioco d’azzardo.
Quante ore trascorreranno mai i giovanissimi davanti al computer? Il 64 per cento di loro fino a due ore tutti i giorni, mentre 1 ragazzo su 10 trascorre più di quattro ore seduto alla scrivania a ‘smanettare’ su Internet. Persino il telefonino è diventato un oggetto che si può trovare facilmente negli zainetti dei più piccoli: quasi la metà dei ragazzi oggetto dell'indagine, infatti, ha avuto il suo primo cellulare prima dei 9 anni. Per chiamare i genitori, certo, ma non solo, visto che 1 su 4 sostiene di utilizzarlo anche per collegarsi ad Internet. Tra i pericoli della rete c'è anche il gioco d'azzardo on-line, che non conosce crisi, anzi.
L’ultimissima minaccia ravvisata sul web, e segnalata dalla Polizia Postale, è il “sexting”, ovvero un fenomeno che nell’ultimo periodo è praticamente dilagato sulla rete. Il termine sexting (dalle parole inglesi sex, sesso, e texting, pubblicare un testo) è un neologismo utilizzato per indicare l’invio di testi ed immagini inerenti al sesso attraverso i mezzi informatici. Il sexting interessa allo stesso modo ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni che si divertono nell’inviare o nel ricevere messaggi a sfondo sessuale. I ragazzi non ci vedono nulla di male nel lanciarsi in questa sorta di trappola informatica o vengono addirittura spinto dal proprio partner nel farlo. Resta il fatto che siano spesso totalmente inconsapevoli dei rischi insiti nel maneggiare materiale pedopornografico il cui possesso o la divulgazione, costituisce reato penale. Tali immagini e testi, infatti, anche se inviate a una ristretta cerchia di persone, spesso si diffondono ugualmente in modo incontrollabile finendo per creare seri problemi alla persona interessata. 1 adolescente su 5 ha scovato su internet foto in pose o in tenuta imbarazzanti.
Qualche settimana fa si era già accennato anche ad un’altra insidia sorta negli ultimi tempi tra gli adolescenti, quella del ‘cyberbullismo’, termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi informatici come gli sms, le e-mail e i siti web. Il 23,6 per cento degli interpellati nell’indagine sopra citata ha infatti ammesso di aver trovato pettegolezzi e falsità sul proprio conto o di essere stato minacciato on-line.
Il sexting è di gran lunga il fenomeno che attualmente conosce la massima diffusione rispetto a tutti gli altri, assieme a Chatroulette. Nell'opinione pubblica si è aperto un fervido dibattito su questo fenomeno e sulla sua entità.
Commenti
E' VEROGGNOSO LEGGERE QUESTE COSE, IN UN CONTESTO SOCIALE DOVE I GIOVANI HANNO TUTTO ED E' PARADOSSALE CHE CON TUTTA LA GIOVENTU' CHE E' IN GIRO, STIANO SEDUTI A CLICCARE UNA IMMAGINE VIRTUALE. SAREBBE OPPORTUNO CHE QUESTI RAGAZZI, COMINCIASSERO A CAPIRE UN PO' COSA SIGNIFICANO I SACRIFICI, IL LAVORO PESANTE E POI VEDIAMO SE HANNO VOGLIA DI TRASCORRERE ORE ED ORE VICINO AD UN PC O UN TELEFONINO.