Per quasi trent’anni per molti casamassimesi è stato un punto di riferimento. Un luogo nel quale andare sì a fare la spesa, ma anche un posto familiare, nel quale scherzare e scambiare due chiacchiere, alla cassa come davanti al bancone o agli scaffali. Ora, dopo tanto tempo, quel posto chiude i battenti, con la saracinesca che stasera si abbasserà per l’ultima volta, lasciando in coloro che l’hanno abitualmente frequentato un inevitabile velo di nostalgia. Oggi, infatti, 21 luglio, ‘Maxima market’, il supermercato della via di Turi che era stato avviato e portato avanti da Vincenzo Catanzaro e dalla moglie Chiara, chiuderà definitivamente.
Era il lontano 1983, ben 29 anni fa, quando Vincenzo, poi diventato non a caso per tutti affettuosamente ‘Vincenzo della via di Turi’, aprì il suo esercizio commerciale assieme alla moglie. Quell’attività all’interno della quale hanno poi lavorato e dato una mano anche i figli Angelo, Teresa e Michele. Dopo la scomparsa di Vincenzo, avvenuta un anno fa a luglio, proprio i figli Teresa e Michele, assieme alla mamma, hanno continuato a portare avanti il negozio, con grandi sacrifici. Quel negozio che oggi chiuderà, lasciandosi alle spalle trent’anni di ricordi. Quanti casamassimesi, da bambini, andavano a ‘farsi il panino da Vincenzo’? Quanti concittadini, da adulti, si sono recati a fare la spesa dall’amico Vincenzo? Davvero tanti.
Tra loro anche Paola Susca, residente nelle vicinanze del negozio di via Turi, ed ex sindaco. “Nell’interpretare lo stato d’animo dei tantissimi clienti che come me, per decenni – osserva Paola Susca – hanno frequentato il negozio, desidero ringraziare Chiara, titolare dell’esercizio commerciale, la figlia Teresa e il figlio Michele, che con grandi sacrifici hanno portato avanti nell’ultimo anno il lavoro di una vita. Di Vincenzo, della moglie Chiara, dei figli, oltre alla grande professionalità, va sottolineata l’umanità e la disponibilità verso tutti, specialmente nei confronti di anziani, bambini e disabili. Il loro non solo è stato un esercizio commerciale, ma anche un servizio reso dal punto di vista sociale. E a loro va un grazie di cuore”.
Commenti
Ma una crisi nera mi ha impedito di tornarci, ormai comperavo (e compro) pochissimi generi alimentari perché proprio non posso manco più comperare il latte (che ho eliminato dai miei acquisti), mi spiace molto per il sig. Vincenzo era un brav'uomo, mi spiace che a causa della crisi ho mancato da visitarlo quasi due anni fa.
Auguro ai figli un futuro sereno, ma la perdita di una padre così esemplare non potrà mai essere colmata.
Possa il sig. Vincenzo aiutarli da lassù.