Da qualche mese Casamassima appare cambiata: feste, serate a tema, karaoke e concerti sono solo alcune delle iniziative che i bar e i locali casamassimesi stanno organizzando, trasformando così il volto di quello che sino a poco fa era un paese "addormentato".
Ogni evento richiama centinaia di giovani casamassimesi non più costretti a un esodo forzato in cerca del divertimento. Anche i ragazzi provenienti da altri paesi assistono, gaudenti e sbalorditi, al risveglio di Casamassima. Così, se fino a ieri alle 21 sembrava scattasse il coprifuoco, negli ultimi tempi è possibile scorgere comitive di tutte le età che, come da sempre accade altrove, si riuniscono e si divertono nei locali del paese.
Chiacchierando con i titolari di 4 bar sono emersi i motivi alla base di questa metamorfosi, ma anche le problematiche riscontrate.
Cosa ha favorito questo cambiamento?
“Avendo lavorato per alcuni anni al Caffè Mozart di Bari – riferisce Vito Martino Verna del ‘CrèpeCafé Lounge’ – volevo dimostrare come un certo tipo di serate potessero avere successo anche nel nostro paese e i fatti mi hanno dato ragione". Secondo Ilaria Massaro, che assieme a Vito Labalestra gestisce il ‘Caffè sospeso’ "Noi giovani casamassimesi per primi avvertivamo l'esigenza di dare una scossa al paese a quella che ci appariva una situazione statica e senza stimoli". "A un certo punto ci siamo accorti che i giovani richiedevano la formula del serale. Quando abbiamo deciso di intraprendere l'avventura, Casamassima non era quella di oggi", riflettono Antonio Macino e Claudio Spinelli del ‘Caffè Melior’. Marida Scialpi e Michele De Bellis del Quintessenza, invece credono “che l'arrivo dei forestieri nella gestione di alcune attività commerciali abbia dato uno scossone e che l'aria nuova abbia poi investito tutto il comune. Anche il casamassimese ha preso coscienza delle potenzialità del suo paese, finora poco sfruttato".
Che tipo di problematiche ravvisate nell’organizzazione delle serate?
"Spesso quando organizziamo eventi riceviamo visite da parte delle forze dell'ordine, anche quando siamo ancora in orario. Ci dicono di ricevere numerose lamentele e segnalazioni. È capitato anche due settimane fa quando, alle 23 circa, i Carabinieri ci hanno invitati a non esagerare e a stringere sui tempi", ci riferiscono i titolari del Melior. Sulla stessa linea continua Martino Verna: "I cittadini si lamentano che il paese è un mortorio, però poi ostacolano l’organizzazione di qualsiasi tipo di evento o di manifestazione trovandone subito gli aspetti negativi. Contro di me c'è stata una raccolta di firme più volte, finalizzata prima alla chiusura del mio locale e poi a scoraggiare l'organizzazione di nuovi eventi. A lungo andare queste cose stancano". Bersaglio della polemica generalizzata anche il Quintessenza, il cui nome la scorsa settimana è risuonato persino in piazza a causa della musica del locale, considerata alta sin dal pomeriggio. I titolari del bar spiegano che, trovandosi in uno stabile adibito ad attività commerciali, solitamente non riscontrano grandi problemi nell'organizzazione di eventi. "Non sono poche le volte in cui abbiamo avuto problemi con i Carabinieri, i Vigili urbani, il Comune stesso", hanno però aggiunto. "Purtroppo non abbiamo le istituzioni dalla nostra parte. A Casamassima abbiamo notato che è come se si tendesse a innalzare una barriera per non dare la possibilità a noi commercianti di portare avanti determinati tipi di discorsi quando il dare lavoro a casamassimesi, l'attirare gente da fuori facendo conoscere il paese a tutte quelle persone che fino a poco fa l'avevano snobbata e l'avere un flusso di denaro che non sia solo del posto ma che venga da fuori dovrebbe spingere verso il cambiamento e non contro. Non capiamo perché esistano comuni molto più flessibili in questo genere di cose mentre questo discorso non possa essere portato avanti per Casamassima". Decisamente più fortunata invece la situazione del Caffè Sospeso: "Siamo situati sotto un palazzo che durante il weekend si spopola quasi completamente per cui non abbiamo molti problemi. Inizialmente i condomini del palazzo di fronte hanno avuto da ridire per alcune auto di nostri clienti parcheggiate nella loro stradina privata, ma abbiamo immediatamente risolto con l'utilizzo di una transenna".
Cosa pensano invece gli abitanti di Casamassima di questa svolta del paese-dormitorio?
I commenti cambiano in base all’età e alle abitudini. "Era ora! – sentenzia un ventenne – i miei fratelli più grandi per anni sono dovuti andare a Bari per uscire la sera, io invece posso restare nel mio paese con i miei amici di sempre. Anche i miei genitori sono più tranquilli".
"Sono contenta della varietà delle serate che i bar stanno proponendo, ce n’è un po’ per tutti i gusti", questa la riflessione di una giovane di 25 anni.
La voce delle famiglie risiedenti nei pressi dei quattro locali fa riscontrare una generale indolenza nel parlare dell’argomento. Chi invece ha voluto concederci qualche minuto ha sollevato i problemi relativi all'assenza di parcheggio, al mancato rispetto della segnaletica e soprattutto al fastidio recato dalla musica ad alta volume e dal vociare "in orari assurdi, fino a tardi".
"Benefici non ne vedo - afferma un condomino di via Noicattaro - però capisco anche che i ragazzi devono lavorare". Una signora di via Sammichele continua sulla stessa linea "se si rispettano le regole circa orari e decibel non c’è alcun problema, purché non si organizzino serate ogni giorno". Altri cittadini hanno confessato di trovare assurdo che i gestori dei locali debbano essere costretti a ripulire tutto l’isolato, quando dovrebbero occuparsene gli operatori comunali. "Mi piacerebbe ci fosse più controllo durante queste serate - è il monito lanciato da una signora - per evitare che si parcheggi in divieto di sosta e per scongiurare eventuali risse”.
I cittadini confermano che titolari e dipendenti provvedono autonomamente a gestire e a ripulire i bar e gli spazi nei pressi dei locali, compresi gli isolati vicini. Dunque l’unico problema riguardante il risveglio del paese sarebbe quello della musica troppo alta e oltre gli orari stabiliti dalla legge?
Ma quali sono questi limiti di decibel e di orari? E chi li stabilisce? Nessuno sa con precisione come comportarsi. Soprattutto i gestori dei locali auspicano un confronto con l’amministrazione comunale per uno scambio costruttivo di idee. E Casamassima potrebbe fare il salto di qualità.
Commenti
Inviterei pero' ciascuno di voi a fare una camminata in via Sammichele quando in piena settimana, sono in programmazione veri e propri concerti degni di stadi olimpici! vada per la musica d'ascolto, vada per un intrattenimento soft ma senza dimenticare che si e' in un condominio! Che la gente lavora, che ha figli piccoli che vorrebbero dormire, che desidera trascorrere una serata con la propria famiglia magari scambiando due chiacchiere in silenzio, all'interno della propria casa per la quale magari ci ha anche investito un capitale! Che semplicemente vorrebbe vedere un po' di tv dopo una lunga giornata di lavoro! Io non riesco neanche a parlare dentro casa mia!!! Sono giovane, rispetto tutti coloro i quali si impegnino nel migliorare la propria città... Ma a tutto c'e' un limite! Vorrei farvi ascoltare quello che sono costretta ad ascoltare dal mio letto, ora più volte a settimana, alle 12 di sera! E' un paese, e' un condominio, dovrebbe essere un bar... Le discoteche e gli stadi fuori paese per favore in luoghi idonei e progettati a take scopo! Questo e' vero e proprio disturbo alla quiete pubblica e alla tanto meritata privacy della gente! Spero che questa testimonianza non passi inosservata e che qualcuno con una qualche autorità proceda in merito. Io torno ai miei 100 dB! Alla faccia dell'inquinamento acustico e della valutazione del rumore!