Casamassima sarà un paese monitorato.
È stato difatti sottoscritto in Prefettura, sabato mattina, il protocollo d’intesa che punta a prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici.
Due enti locali e 17 amministrazioni comunali sono i primi firmatari dell’accordo: insieme a Casamassima, Acquaviva, Alberobello, Altamura, Bitonto, Capurso, Cassano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina, Modugno, Paolo del Colle, Rutigliano, Sammichele, Santeramo e Terlizzi, cui si sono aggiunti i rappresentanti dello Istituto autonomo case popolari (con il commissario straordinario Raffaele Roberto) e dell’Università (con il rettore Corrado Petrocelli).
L’obiettivo quello di incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa per garantire trasparenza amministrativa, soprattutto nelle procedure di affidamento e di realizzazione delle opere.
Cosa comporta dunque, questo, per le amministrazioni pubbliche? L’impegno di richiedere alle aziende vincitrici di appalti pubblici soprasoglia (cioè pari e superiori a 250mila euro), tutta la documentazione antimafia. 50mila invece, è il tetto minimo per i servizi di fornitura e per i contratti in subappalto.
In questo protocollo sono finite anche le attività esenti da controlli antimafia, come forniture sensibili, trasporto di materiale a discarica, smaltimento rifiuti, movimento terra e inerti, bitume e noli a freddo, servizi di autotrasporto, acquisizione di prodotti da cave, guardiania di cantiere.
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mi auguro che tutti quelli a cui piace siano miei ospiti il 4 maggio 17.30 presso l'hangar pub per un convegno contro l'usura, la criminalità organizzata, il sistema bancario e finanziario e tanto altro. inoltre ci sarà un dibattito dove tutti possono fare domande, esibire problematiche.codici vi aspetta