“La prevenzione in oncologia, per una migliore qualità di vita”. È questo il titolo del convegno scientifico tenutosi ieri sera a Palazzo Monacelle. Nella serata conclusiva della 7° edizione della Sagra del vino, l’associazione Lilt di Turi, guidata dalla sua responsabile, Cristina Cozzolino, ha accolto medici esperti per una serata all’insegna della divulgazione dell’educazione alla prevenzione.
Insieme ai volontari turesi che hanno organizzato l’evento, ogni autorità medica ha offerto al numeroso pubblico intervenuto un forte richiamo all’amore per se stessi e i propri cari, affinchè quella che ancora oggi sia considerata una malattia incurabile diventi, una facile cura.
Al tavolo di discussione, insieme alla dott.ssa Cozzolino, il sindaco di Casamassima, Mimmo Birardi, il presidente nazionale della Lega italiana lotta ai tumori, nonché presidente della Provincia, Francesco Schittulli, il ginecologo Gaetano Falco, specialista in oncologia e il chirurgo oncologo Tommaso Berardi.
Alla serata ha preso parte anche il vicesindaco di Turi, Paolo Tundo, anche lui particolarmente coinvolto dalla tematica trattata. Esperienze di vita propria intessute a esperienze di medico oncologo, hanno reso il pubblico attento e partecipe alle parole ascoltate. Forti sono risuonate le parole del presidente nazionale Lilt dinanzi alle cause che determinano le insorgenze dei tumori: fumo, stili di vita errati, cattiva alimentazione, sono tutti comportamenti che mettono a rischio la salute umana e la rendono particolarmente propensa a possibili malattie. “Oggi in Italia si contano però circa il 60% di guarigioni da cancro grazie alla prevenzione, ma si può fare di più, si può raggiungere l’80% se tutti svolgessero regolari controlli” – ha ammonito il prof. Schittulli.
Una campagna preventiva è svolta sin dal 1922 dalla LILT che in Italia conta oggi ben 395 ambulatori “la maggior parte al Nord – ha continuato il presidente – ma ci stiamo impegnando affichè anche al Sud si aprano nuovi centri dove i medici, gratuitamente, effettuano controlli a tutti i pazienti che ne facciano richiesta”. Oncologo come medico, ma soprattutto amico, vicino ai propri pazienti e in grado di ascoltarli e lenire quelle che sono le loro paure riducendo al minimo l’impatto di “anormalità” che spesso e purtroppo un malato di cancro sente. “Dobbiamo restituire il malato alla sua regolare vita, è questo il nostro obiettivo” - ha tuonato il dott. Berardi, che ha chiuso incentivando tutti all’educazione alla prevenzione, sin da bambini e sin dalla scuola, senza timori e paure, perché solo regolari e semplici controlli possono sconfiggere il cancro. “La salute è un bene sociale e come bene comune va sostenuta e ricercata attraverso la prevenzione”.
A chiudere la serata, come è stato annunciato dalla vice responsabile della Lilt, sezione di Turi, Annamaria Camponobile, la soprano Nadia Divittorio che, dopo un comune accenno all’Inno di Mameli, ha allietato il pubblico con le note tratte dalla “Tosca”, “Madama Butterfly” e “Caruso”.
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