Una bottiglia incendiaria lanciata dalla strada ha rischiato di danneggiare irreversibilmente l’auto di Alessandro L’Abbate, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale. Il suv, parcheggiato all’interno dell’abitazione è andato in fiamme, ma grazie all’intervento di un vicino di casa, che avrebbe visto il fascio luminoso “pericoloso” provenire dal giardino dell’ingegnere, sono intervenuti i carabinieri che allertando i Vigili del fuoco, hanno garantito lo spegnimento dell’incendio.
L’evento si verificava nella notte tra sabato e domenica, intorno alle ore 3,30.
Secondo gli investigatori, l’evento, di natura certamente dolosa e di carattere intimidatorio, potrebbe avere qualche connessione con la recente tornata elettorale, ma le motivazioni reali sfuggono: che collegamento tra un dirigente pubblico e le consultazioni amministrative?
E se il neo sindaco Mimmo Birardi “getta acqua” sul fuoco (è il caso di ironizzare) sminuendo eventuali connessioni tra la tornata elettorale e l’incidente, qualcuno si chiede se è possibile che si tratti di qualche stratagemma per mettere in dubbio eventuali coinvolgimenti.
Mentre in piazza ipotesi di fantapolitica si rincorrono, ci penserà la Procura di Bari, alla quale sono pervenuti gli atti, ad approfondire la vicenda.
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